Il Tribunale dà ragione al V-Lounge di Ostia: Roma Capitale e l’Agenzia del demanio condannate a risarcire un totale di oltre 400mila euro

Un’importante vittoria legale per lo stabilimento balneare V-Lounge (Stabilimento Balneare Picenum S.r.l.) di Ostia, che ha ottenuto una sentenza favorevole contro Roma Capitale. La decisione, emessa l’11 maggio 2025 dal Tribunale Civile di Roma, obbliga il Comune e l’Agenzia del Demanio a restituire oltre 375mila euro, oltre interessi, a titolo di canoni demaniali marittimi riscossi in eccesso tra il 2010 e il 2019.
Il Tribunale ha infatti riconosciuto che i canoni richiesti da Roma Capitale e dall’Agenzia del Demanio erano superiori a quanto previsto dalla normativa vigente.
A rappresentare la società è stato l’avvocato Vincenzo Cellamare, mentre l’associazione LabUr (Laboratorio di Urbanistica) ha seguito e sostenuto la vicenda sin dall’inizio.

Secondo LabUr, si tratta di una sentenza di grande valore anche sul piano urbanistico: potrebbe infatti costituire un precedente importante per circa 400mila metri quadrati di aree demaniali lungo il Lungomare di Levante a Ostia.
Il Tribunale ha annullato l’ordine con cui Roma Capitale aveva richiesto a Picenum S.r.l. il pagamento di un canone demaniale di oltre 84mila euro per l’anno 2020. Inoltre, ha stabilito che le somme richieste in eccesso negli anni precedenti dovranno essere rimborsate.
La somma complessiva da restituire ammonta a 375.367,22 euro, da suddividere tra Roma Capitale e l’Agenzia del Demanio in base a quanto effettivamente incassato. Oltre al rimborso, entrambe le amministrazioni sono state condannate al pagamento delle spese processuali, pari a 18.500 euro per compensi legali, oltre a circa 1.200 euro di spese per la consulenza tecnica disposta dal Tribunale.

Conseguenze a lungo termine
Determinante nella vicenda è stato il lavoro dell’associazione LabUr, che da tempo denuncia irregolarità e arbitrarietà nella gestione delle concessioni sul litorale romano.
L’azione legale avviata dal V-Lounge ha aperto un varco giuridico che potrebbe avere ripercussioni rilevanti per altre concessioni demaniali marittime di Ostia, infatti, molti altri operatori balneari della zona, da anni, contestano la sproporzione tra i canoni richiesti e la reale natura delle concessioni.
Per LabUr, questa è una tappa cruciale nella battaglia per una gestione più equa del demanio e per la tutela dei concessionari da richieste economiche sproporzionate.
Giorgia Iacomelli
