Subito i Funerali; Conclave previsto intorno al 10 maggio

Con la morte di Papa Francesco, la Chiesa Cattolica entra ufficialmente nella fase della Sede Vacante, un periodo di transizione in cui il trono di San Pietro rimane vacante in attesa dell’elezione di un nuovo Pontefice.

Si tratta di uno dei momenti più solenni e delicati nella vita della Chiesa, regolato da norme antiche ma ancora oggi perfettamente in vigore.

Durante la Sede Vacante cessano automaticamente tutti gli incarichi attribuiti direttamente dal Papa, compresi quelli dei suoi collaboratori nella Curia Romana, ad eccezione del Camerlengo, figura centrale in questo momento.

È proprio lui che assume la gestione ordinaria della Chiesa, vigilando sulle attività quotidiane del Vaticano fino all’elezione del nuovo Papa.

Le norme: Universi Dominici Gregis

Tutta la fase successiva alla morte di un Papa è regolata dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, promulgata da Giovanni Paolo II nel 1996 e successivamente aggiornata da Benedetto XVI.

Questo documento stabilisce tempi, procedure e responsabilità durante la Sede Vacante, compresa la convocazione del Conclave.

Dopo un periodo di lutto di almeno nove giorni (i cosiddetti novemdiali), i cardinali elettori — tutti i cardinali con meno di 80 anni — saranno convocati in Conclave, chiusi nella Cappella Sistina, per eleggere il successore di Francesco.

La votazione avviene in segreto e richiede una maggioranza qualificata (i due terzi). Fino ad allora, nessuna decisione di rilievo dottrinale o di governo può essere presa dalla Chiesa.

Il Camerlengo, attualmente incaricato di verificare la morte del Pontefice, è responsabile anche della custodia dei beni e del patrimonio della Santa Sede.

La sua figura acquista importanza simbolica e pratica in questi giorni, assicurando la continuità istituzionale fino all’elezione del nuovo Papa.

In queste ore, milioni di fedeli in tutto il mondo si uniscono nel lutto e nella preghiera.

La Basilica di San Pietro accoglierà il corpo del Papa per l’ultimo saluto, mentre la comunità cattolica guarda con speranza e trepidazione al futuro.

Quello del prossimo Vescovo di Roma, chiamato a raccogliere l’eredità di un pontificato che ha segnato profondamente la storia contemporanea della Chiesa.

TalkCity.it Redazione

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