Montalto di Castro. Sergio Caci: “Nasce il Biodistretto Colli Etruschi”

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L’ex Sindaco: “Il comune di Montalto di Castro, irresponsabilmente, ha rischiato  di far saltare la nascita”

<<“La nascita del Biodistretto Colli Etruschi, a cui aderiranno decine di Aziende Agricole biologiche dei Comuni di Montalto di Castro e Tuscania, è stata possibile solo grazie alla lungimiranza di Agri Viterbo, al progettista e neo presidente Giulio Peruzzi, alla Direzione Regionale Agricoltura e al Comune di Tuscania.

Quest’ultimo ha creduto da subito nelle potenzialità dell’idea, come d’altronde la nostra amministrazione, il cui mandato è terminato a giugno 2022. Da quel momento  in poi, invece di continuare sul percorso tracciato,  la nuova sindaca  Emanuela Socciarelli e l’assessora Simona Atti,  hanno iniziato a rallentare il progetto, quasi boicottandolo.

Ma andiamo con ordine.

Era  giugno 2022, quando  lasciammo alla nuova amministrazione tutto il lavoro svolto,  insieme al Comune di Tuscania, ad Agri Viterbo ed alle molte aziende agricole aderenti che avevano portato alla nascita del  Biodistretto Colli Etruschi, un lavoro che l’attuale amministrazione doveva solo finalizzare.

Duole constatare come la nostra attuale assessora  all’agricoltura Simona Atti, rispetto al biodistretto, forse per scarsa visione politica, sia caduta nel totale immobilismo, rischiando di far saltare il progetto che a tutt’oggi è uno strumento di miglioramento e crescita economica per tutto l’indotto dell’agroalimentate del nostro territorio. 

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Nonostante un riconoscimento ufficiale del biodistretto in questione,  da parte della stessa  Regione Lazio, ufficializzato  con Delibera di Giunta n.859 del 11/10/2022. 

Montalto di Castro, tra l’altro nominato capofila tra i due comuni coinvolti,  avrebbe dovuto entro 180 giorni dalla sopracitata delibera regionale, costituire il soggetto gestore del biodistretto.

Un tecnicismo, per farla breve: bastava andare da un notaio, versare la “modica” cifra come Comune,  di seimila euro ed iniziare a lavorare! Possiamo dire che, nell’anno che è trascorso, era l’unico vero grande compito, in campo agricolo, dell’assessore delegato.

Invece, trascorsi i sei mesi necessari, da parte del comune di Montalto non si è intrapesa alcuna iniziativa, un’inerzia indolente ed ingiustificata. Ma nonostante ciò, i progettisti hanno trovato un rimedio, chiedendo ed ottenendo dalla Regione, una proroga per la stipula dell’atto notarile.

Insomma, non solo sindaco ed assessore non hanno creduto nel biodistretto, ma sembra che ce l’abbiano messa tutta per far fallire il progetto. Fortunatamente non ci sono riuscite. Era il primo punto nel loro manifesto politico in cui nei giorni scorsi raccontavano in modo propagandistico ai cittadini quello che volevano fare: ebbene il primo punto è già andato in fumo 

Che dire! Grazie ai progettisti, ad Agri Viterbo, al suo presidente Gianni Pira, alla Direzione Regionale Agricoltura per il supporto. Congratulazioni al neo presidente del Biodistretto Colli Etruschi, Giulio Peruzzi, a cui auguriamo buon lavoro.

E’ invece evidente l’incompetenza (?) dell’assessore Simona Atti, in precedenza palesata con la delega al commercio (quando nel previsionale 2023 aveva deciso di alzare l’aliquota imu ai negozi e alle botteghe)  ed ora con quella in agricoltura.

Considerato che questo era l’unico intervento chiamata a ratificare in campo agricolo, per lei, se non cambia immediatamente registro, c’è solo una via d’uscita: dimettersi!

Perché le tante aziende agricole e realtà territoriali non meritano una sciatteria istituzionale del genere. Perché con l’inerzia istituzionale si rischia di danneggiare le piccole e medie imprese del nostro territorio. Mi scuso per i toni adirati e gli attacchi molto diretti, ma capirete tutto il mio sconforto.

Ho lavorato sodo a questo progetto, di sicuro non per la gloria personale, ma per offrire opportunità di crescita ad un settore che nel nostro territorio resta una delle economie principali. 

Mi auguro che da ora in poi, vegliando tutti insieme sull’iter di realizzazione di questo importante soggetto che è il biodistretto, le cose riescano ad andare a buon fine, al contrario, sindaca e assessora dovranno spiegazioni non tanto al sottoscritto, ma a tutte le realtà che di fatto perdono l’opportunità data da questa operazione”.>>

Sergio Caci

Riceviamo e pubblichiamo

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