L’ex Sindaco (1982/1985) si scaglia contro quelli che considera perbenisti dell’ultima ora: “Quello che conta veramente è eliminare l’avversario politico, eliminarlo fisicamente”

<<C’era una volta il “Paese che Vorrei”, ma adesso non c’è più.
Può tranquillamente cambiare nome e chiamarsi il “Paese degli angioletti”, analogamente a Angeletti il consigliere Comunale a processo per Corruzione e accusato dalla Procura di Civitavecchia di Violenza privata nei confronti del Sindaco e di Revenge Porn, ovvero vendetta tramite la diffusione del Porno.
Un dialogo del sindaco su una possibile consulenza idrogeologica, (mai conferita, avete capito bene mai esistita nella realtà) spinge Il Paese degli angioletti a dichiarare “indignazione verso un contesto ormai totalmente compromesso, sia sotto il profilo della credibilità che dell’autorevolezza, ed in generale di una politica che ha perso qualunque riferimento di dignità ed onore”.

Si Paese del …”vattelappesca” la politica ha davvero perso qualsiasi dignità e onore.
Li perde quando non si sottolinea, da nessuna parte nella vostra nota, che in 4000 ore di intercettazione nelle stanze del sindaco la Procura non ha ravveduto alcun elemento penalmente rilevante a suo carico. Nemmeno del vituperato colloquio.
Perde dignità e onore quando nel paese del disonore, a questo punto, si dimentica che quel materiale pubblicato da un quotidiano nazionale (a cui ovviamente la formazione politica fa riferimento), non doveva uscire dalla Procura ma rimanervi segregato nel cosiddetto armadio dei Giudici e che invece proprio quei 4000 ore di girato sono stati consegnati, come un gran pacco regalo, all’imputato di corruzione che lo stesso sindaco aveva accusato.

Perde quel poco che gli restava di dignità e onore quando dimentica che proprio per questo grave errore, il Revenge porn ha colpito delle donne (che non c’entrano niente) proprio nella loro dignità e nel loro onore di cui, però non sembra importarvi affatto.
Lo perde quando rinuncia, senza esitazione, a difendere le libertà personali, i diritti neanche dell’imputato, (che in questo caso ha goduto di privilegi illegali, inusitati ed inattesi), ma di chi ha denunciato il malaffare e i metodi mafiosi.
Lo perdete quando non spendete una riga, una parola, una sola virgola per prendere le distanze da quel consigliere, dai suoi modi di intendere la politica e dai suoi metodi, che lo hanno portato sulla soglia di un processo per Corruzione, in cui il Comune è parte lesa.

Non una parola su tutto questo?
Allora è proprio vero Paese che Vorrei: la politica grufola nel fango trascinata da chi pensa che quello che conta veramente è eliminare l’avversario politico, eliminarlo fisicamente.
E poco importa di chi ci va di mezzo (donne che sono madri e uomini che sono padri, figli piccoli persino, famiglie intere), poco importa se i mezzi usati siano leciti o illeciti.
E senza nessuno scrupolo voi, così, vi prestate alla grande.>>
Manfredo Ballarini
Riceviamo e pubblichiamo
