Venerdì 1 luglio incontro in Comune Conferenza finale organizzata nell’ambito del progetto “Educare all’Europa”

Venerdì 1 luglio, dalle ore 16.00, nella sala Enzo De Pasquale è in programma la conferenza che conclude il percorso iniziato con il progetto “Educare all’Europa. Per una nuova generazione di europei”, finanziato con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio n°17 del 28 febbraio 2022.

Il progetto è stato promosso con il Movimento Federalista Europeo, Gioventù Federalista Europea, Istituto
Spinelli, Centro di Documentazione Europea di Latina e ha visto il coinvolgimento delle Eco-Schools presenti sul territorio.

Per l’occasione, i contenuti e i risultati ottenuti con le attività del progetto verranno inseriti in un focus dedicato a “Ventotene capitale morale d’Europa”.

Nell’arco della giornata si alterneranno diversi ospiti istituzionali, tra i quali, in veste di relatori gli
europarlamentari Domènec Ruiz Devesa e Salvatore De Meo.

Questi ultimi, essendo promotori della risoluzione del Parlamento Europeo sull’Educazione civica europea, illustreranno la risoluzione e le possibilità che da questa scaturiranno.

«Insieme al Movimento Federalista Europeo di Latina e agli altri partner del progetto “Educare all’Europa”

Spiega l’Assessore all’Europa Adriana Calì

abbiamo sviluppato un mirato percorso di educazione e costruzione di una coscienza civica europea con gli studenti e le studentesse che hanno partecipato.

È importante continuare a lavorare nel solco dell’idea di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni per la tutela della pace, della libertà, della democrazia e della giustizia sociale, attraverso la creazione di una nazione e di un popolo, quello europeo. Affinché questo disegno possa concretizzarsi, bisogna operare su più fronti, istituzionali e culturali-formativi.

Le istituzioni europee devono aprirsi a un maggior ascolto dei propri cittadini, come è stato fatto proprio con la Conferenza sul Futuro dell’Europa (CoFoE).

L’Unione Europea deve rinnovarsi nel suo impianto istituzionale, avviando la riforma dei trattati che le consentirebbero di operare con l’efficacia, la velocità e il prestigio che sempre più saranno determinanti per vincere le impegnative sfide di oggi e quelle che verranno da un domani sempre più incerto e turbolento.

Serve formare cittadini europei più informati e consci dell’Europa e delle sue istituzioni. È su quest’ultimo punto che bisogna intervenire per costruire i futuri cittadini europei, grazie alla progettazione già dal prossimo anno scolastico, negli istituti del territorio, di percorsi di cittadinanza europea».

Riceviamo e pubblichiamo

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