<<Ha iniziato la sua esposizione parlando in inglese della vita di B.P. e di come è nato lo scoutismo, poi ha proseguito in spagnolo (altra lingua studiata nella sua sezione) parlando del movimento scout oggi, del significato del Jamboree ed altro ancora.
Per storia non poteva non parlare del periodo del fascismo e delle Aquile Randagie, Kelly, Baden e… la Val Codera.
Già perché in val Codera lui c’è stato, giusto un anno fa, in vacanza insieme ad altri due EG del suo reparto Cristian di Nezza (presente al suo esame) e Benedetta Gulli, guidati da quel pazzo scatenato di Claudio Colangeli, habitué della valle nonché autore delle riprese col drone del film “Aquile Randagie” di Gianni Aureli.
Le facce dei professori cominciavano già ad essere piacevolmente meravigliate quando ha spiegato di aver visitato di persona i luoghi della canzone.
Sono passate al moderato sbalordimento quando ha mostrato le foto storiche e quelle scattate da lui sugli stessi luoghi, dal “pino antico” all’altare davanti al rif. Brasca, per restare a bocca aperta quando ha regalato a ciascuno di loro un piccolo pezzo di quarzo portato da lassù, parlando, per scienze, di minerali e rocce della valle.
Ha proseguito parlando di energie rinnovabili e mostrando un portaoggetti a forma di mela costruito con materiali di riciclo, spiegando l’importanza che viene data nel mondo scout a queste tematiche.