(breve conversazione con H. A.)
Spettacolo vincitore del premio della Stampa al Roma Fringe Festival 2021
Drammaturgia e regia Valeria Simone
Con Marianna De Pinto
Scene e disegno luci Michelangelo Campanale
Oggetti di scena Porziana Catalano
Una produzione Acasâ
in collaborazione con La luna nel Letto
con il sostegno del TRAC_Centro di residenza pugliese
Martedì17 maggio, ore 21:00, al Teatro Basilica è in scena La Pescatrice di Perle, spettacolo vincitore del premio stampa al Roma Fringe Festival 2021 scritto e diretto da Valeria Simone, interpretato da Marianna De Pinto con le scene e il disegno luci di Michelangelo Campanale.
Lo spettacolo prodotto dalla Compagnia pugliese Acasâ in collaborazione con La luna nel Letto sostenuto dal TRAC_Centro di residenza pugliese è un riflessione sul collasso dell’etica che parte dall’esperienza di apolide e rifugiata della filosofa Hannah Arendt.
‘La pescatrice di perle’ è colei che raccoglie i tesori del pensiero e della tradizione che erano andati perduti ed è in grado di renderli attuali, di utilizzarli, talvolta, per raccontare il mondo e o per interpretare, spiegare, i momenti bui del tempo presente.
Questo voleva fare Hannah Arendt ed è così che definiva il suo lavoro intellettuale e il suo essere al mondo: il pescare perle dagli abissi del mare riconoscendone il valore incommensurabile. Costretta alla migrazione e ad essere un’apolide in quanto ebrea e perseguitata dalle leggi razziali, la Arendt fu costretta a lasciare il suo paese e la sua ‘lingua madre’, per andare prima in Francia e poi negli Stati Uniti.