La pittura di uno dei più originali, ironici e complessi artisti italiani postmoderni, arriva a Visionarea ArtSpace di RomaAMP in due inediti cicli di opere che sembrano voler raffigurare la convivenza di culture, credenze, religioni, miti, icone del consumo, del nostro tempo e della storia dell’Uomo attraverso i secoli e nelle pieghe della modernità.
Si tratta di Don’t Worry Don’t Worry Don’t Worry Be Happy Be Happy Be Happy, mostra personale di Maurizio Cannavacciuolo – dal 18 aprile al 18 maggio, a cura di Marco Tonelli.
Per l’occasione, presenta un ciclo di 11 dipinti rigorosamente in bianco e nero, realizzati tra 2021 e 2022, sui temi eclettici, esotici, polisegnici, ricchi di riferimenti a culture e popoli della storia contemporanea e antica, orientali e occidentali, a lingue e iconografie sacre e profane allo stesso tempo.
Don’t Worry Don’t Worry Don’t Worry Be Happy Be Happy Be Happy, mostra personale di Maurizio Cannavacciuolo a cura di Marco Tonelli, è organizzata con il supporto della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele.
In un ciclo di 5 opere più piccole in mostra, realizzate tutte nel 2022 e caratterizzate dal marchio VS (nel senso di Versus o scontro), Cannavacciuolo riprende a sua volta una serie storie e dialoghi di dipinti realizzati alla fine degli anni Novanta a Cuba.
Dà ora titoli che sembrano incomprensibili giochi di parole o scioglilingua in vari idiomi, dallo spagnolo Hombre de negocio VS Chulito Lindo allo svedese Kakelmannen VS De tre aständiga männen all’inglese Gimme Five VS The Partially Invisible Breeze.