Almeno per i prossimi tre anni i rifiuti di Roma faranno il giro dell’Europa per evitare altre crisi in città e, soprattutto, metterla in sicurezza in vista del Giubileo.
Imballaggi e stoccaggi saranno fondamentali per ridurre i tempi della spedizione verso l’estero via treno.
L’Ama conta a regime di farne partire due a settimana da Civitavecchia: ogni viaggio sarà da 900 tonnellate, quindi 1.800 ogni 7 giorni, come scrive l´agenzia DIRE.
In attesa del raggiungimento dell’autonomia impiantistica, che per la parte dell’immondizia indifferenziata passerà in particolare per la costruzione del termovalorizzatore a Santa Palomba (il sindaco Gualtieri ne prevede l’accensione a ottobre 2026), il Campidoglio attraverso l’Ama ha approntato un piano transitorio di trattamento.
Il piano è relativo a 900mila tonnellate l’anno di talquale e incenerimento di 800mila (perché il processo di trattamento riduce il peso dell’immondizia in uscita da smaltire) dal 2023 al 2025, a un costo complessivo che sfonda il muro del mezzo miliardo di euro nel triennio.
Altre 250mila andranno in giro per l’Europa tra Austria, Germania, Olanda e Svezia. Il resto finirà nel termovalorizzatore di Acea a Sanvittore.
Quindi il tmb di Rocca Cencia e il tritovagliatore di Ostia saranno dotati di una pressa e di una filmatrice per imballare l’immondizia trattata e di un’area di stoccaggio.
Una terza area di stoccaggio sarà invece realizzata a Ponte Malnome (altro stabilimento Ama).
Già la prossima settimana potrebbero arrivare le prime ordinanze in questo senso del sindaco Gualtieri, nella sua veste di commissario di Governo.
Riceviamo e pubblichiamo