Dopo l’istituto della Capitale, un’altra scolaresca ha fatto visita alla “Liburna”

Anche i bambini di una scuola per l’infanzia diffusa in visita alla Liburna

I volontari di SAIFO avevano appena messo da parte la soddisfazione per la prima visita alla Liburna di una scuola elementare di Roma che si sono visti arrivare una allegra e colorata fila indiana di bambine e bambini di una scuola per l’infanzia diffusa gestita dall’associazione “Bucoliche Utopie”. 

Verso le 11.00 di qualche giorno fa un gruppetto di giovanissimi in un’età compresa fra i 3 anni e i 6 anni tutti vestiti di coloratissimi fratini, con tanto di cappellini e qualche occhiale da sole con una cordicella che passava di mano in mano sono arrivati a piedi dalla loro scuola fino al cantiere di Oscar Carmosini, maestro d’ascia e membro di SAIFO, che ospita la Liburna.

Accompagnati da Gloria, Francesca e Anthony, gli educatori di Bucoliche Utopie, i bambini hanno visitato in sicurezza il cantiere e la nave seduti attorno alle insegnanti che con parole semplici gli spiegavano cos’era quel posto e com’era fatta una nave romana.

“E’ stata splendida questa visita”, afferma Oriana di Giandomenico una delle volontarie storiche di SAIFO, non solo per l’emozione di vedere piccoli bambini rimanere a bocca aperta davanti la Liburna dopo essere passati dal laboratorio di Oscar, ma anche perché, secondo il percorso educativo ed esperienziale che l’associazione sta facendo con questa classe, erano bimbi che già avevano visto gli scavi archeologici del nostro territorio e quindi vedere una ricostruzione di una nave romana era parte della loro crescita educativa.

Secondo Gloria Marchese di Bucoliche Utopiedesideriamo dare la possibilità ai nostri bambini di fare esperienze di apprendimento in una molteplice varietà di contesti urbani e naturali in quanto crediamo fermamente che l’apprendimento non debba avvenire esclusivamente all’interno di edifici scolastici.

Siamo estremamente fortunati a vivere in un territorio così variegato, che permette al cittadino di essere a contatto con realtà urbane, rurali, naturali e storico-culturali così ricchi e le esperienze di apprendimento dei nostri bambini possono essere migliorate massimizzando le potenzialità delle risorse presenti nel comune di Fiumicino.

questo li supporta nel riscoprire radici ed identità, a rafforzare il legame con la propria terra, il senso di appartenenza, l’amore per la cultura, le opere, le bellezze naturali e paesaggistiche del nostro comune. La visita al cantiere della Liburna è la conferma di tutto questo.

Ai bambini sono stati donati dei cappellini di SAIFO con la scritta Liburna: siamo in missione per conto di Traiano e un disegno in bianco e nero della Liburna da colorare.

Riceviamo e pubblichiamo

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