<<Ci vuole calma, ragionamento, pensiero.
Non capisco le tante polemiche sollevate da più parti per un progetto che ancora deve vedere finito l’iter
di approvazione ministeriale e che comunque annulla il rischio di veder nascere un vecchio progetto che
nessuno vuole perché insostenibile, quello si con 500 Mila metri cubi di case sul mare e di palazzi altri 14
piani.
questo è un dato di fatto. Basta confrontare lo stato e le economie delle città portuali prima e dopo la
costruzione dei loro porti turistici, anche crocieristici.
Nessuna città ha subito implosioni causate da questi, al contrario lo sviluppo continua a persistere.
Questo dato di fatto dovrebbe far pensare dapprima alle enormi potenzialità e quindi a come risolvere le
eventuali problematiche, logistiche, tecniche, sociali, da superare io credo insieme a chi sta progettando e
investendo fondi propri, privati, a Fiumicino.
Torno a dire quindi che non comprendo tanta agitazione in particolare da parte di chi il progetto lo ha visto in regione, ne ha magari anche già discusso con i soggetti interessati, società di gestione Waterfront e Comune di Fiumicino (soggetto attuatore),
ricevendo rassicurazioni su ogni fronte. Eppure l’agitazione è palpabile.
Con progetti di tale portata, infatti, si ridisegna anche la nuova identità della città.
La politica a mio avviso deve tornare ad affrontare le sfide dimostrando di essere in grado di cogliere le
opportunità per i cittadini, superando tutte le criticità che possano emergere, trovando l’equilibrio, base
necessaria per la crescita.
I cittadini confidano in quei partiti e governi capaci di proteggerli senza rinunciare allo sviluppo. Dobbiamo monitorare i progetti e contribuire e migliorarli.
Sviluppo vuol dire tante cose e comunque dovrebbe puntare al benessere collettivo, che naturalmente deve attuarsi nel rispetto delle necessarie tutele, ambientali e per ogni aspetto della vita cittadina.
Ma non diciamo no a priori. orniamo a un confronto costruttivo, senza invocare fronti di opposizione che mette contro due città che hanno diritto a ricchezza e sviluppo sostenibile entrambe.
La politica deve unire tutti per costruire insieme il futuro e non gridare allo scontro ideologico>>
Paolo Calicchio. Consigliere Comunale Fiumicino
Riceviamo e pubblichiamo