Il Consigliere Massimiliano Catini risponde ad un post Social del collega d’opposizione Petrillo: “Non posso credere che chi non è stato capace di portare a termine un progetto ormai praticamente realizzato si permetta di sentenziare il nostro operato oggi”

La storia del Comune di Fiumicino e ricca e variegata e spesso c’è chi se ne dimentica. Probabilmente in buona fede, però, rischia di fare una brutta figura.

Opportunità perse da Amministrazioni passate vengono facilmente dimenticate, ed il gioco delle parti fa sì che chi è all’opposizione debba per forza sempre criticare, magari facendo anche solo il processo alle intenzioni.

E’ il caso della storia della Torre di Palidoro, che cerchiamo di raccontare in breve:

Nel 2013, il Consigliere Regionale Fabrizio Santori, facendo parte dell’opposizione al governo del Presidente Nicola Zingaretti, sollevò una questione cruciale riguardo la necessità di sgomberare la Torre di Palidoro al fine di realizzare il Museo dedicato a Salvo D’Acquisto, un personaggio emblematico per il territorio.

Il sindaco dell’epoca, Esterino Montino, con Ezio Di Genesio Pagliuca Assessore alle Politiche del Territorio, si mostrarono entusiasti dell’iniziativa, che prometteva di valorizzare la figura di D’Acquisto e il territorio circostante.

Un articolo dell’epoca dove Montino, entusiasta, lanciava il progetto

Tuttavia il progetto rimase completamente fermo, senza alcun lavoro effettuato.

La Torre, quindi, tornò nelle mani della Regione Lazio, deludendo le aspettative di molti cittadini e appassionati della storia locale.

Oggi, alla notizia della prossima beatificazione di Salvo D’Acquisto, l’attuale Consigliere Comunale di opposizione, Angelo Petrillo, ha espresso la sua preoccupazione sui social media, sottolineando una grande opportunità di valorizzare non solo la figura del beato D’Acquisto, ma anche il territorio stesso.

“Se la beatificazione di un personaggio importante, assassinato in questo luogo simbolico, è stata annunciata, il Comune ha tra le mani un’opportunità enorme. Ma il problema, come spesso accade, è: LO SAPRÀ FARE?”, ha scritto Petrillo, evidenziando il rischio di promesse mancate e cerimonie di facciata senza un vero impatto duraturo.

In risposta a questa critica, il Consigliere Comunale Massimiliano Catini, che ha seguito la pratica fin dal

2013, ha ribattuto duramente: “Non posso credere che chi non è stato capace di portare a termine un

progetto ormai praticamente realizzato si permetta di sentenziare il nostro operato oggi”.

Catini ha mosso un’accusa nei confronti dell’amministrazione precedente di centrosinistra, sottolineando

che la gestione inefficace di questa questione rappresenta un fallimento in contrapposizione alle attuali

critiche.

L’opportunità di realizzare il Museo di Salvo D’Acquisto non solo avrebbe potuto onorare un eroe

nazionale, ma anche fungere da volano per il turismo e per l’economia locale tramite una rivitalizzazione

culturale del territorio.

La mancanza di azioni concrete da parte della vecchia amministrazione evidenzia come, a dispetto delle buone intenzioni espresse in tali iniziative, l’implementazione pratica sia stata inadeguata.

Ora più che mai, la situazione attuale presenta all’amministrazione Baccini la responsabilità di sfruttare questa occasione per evitare che la storia si ripeta. Massimiliano Catini è sicuro: “Grazie a Dio il vento è cambiato”.

TalkCity.it Redazione

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