“La possibilità che un vettore europeo possa partecipare all’offerta per l’acquisto di ITA potrebbe incidere notevolmente sulla economia della compagnia”

“Con l’approvazione del bilancio di ITA e la chiusura della prima fase di ristrutturazione si aprono nuovi scenari per la compagnia di bandiera non meno inquietanti della stessa operazione che ha condotto allo smembramento di Alitalia e alla drastica riduzione dell’occupazione del comparto. 

Le dimissioni, poi, dei sei consiglieri del CDA in protesta contro una valutabile gestione economica degli advisor non presuppone nulla di rassicurante per il futuro e la tenuta economica del vettore.

La possibilità, infatti, che un vettore europeo possa partecipare all’offerta per l’acquisto di ITA potrebbe incidere notevolmente sulla economia della compagnia e sulla sua operatività che verrebbe relegata al ruolo di ‘scalo di servizio’ a vantaggio di altre capitali europee nel piano voli internazionali.

Sicuramente, poi, sarà necessario non abbassare la guardia sul problema occupazionale.

Nonostante il già impegnativo ridimensionamento della compagnia, con l’arrivo di un socio di maggioranza nel bord potrebbero essere richiesti nuovi sacrifici di personale a fronte di una ventilata politica di espansione  in un regime di concorrenza e competitività che sacrificherebbe solo i nostri interessi nazionali.

Abbiamo già ridotto al lumicino una storia è una compagnia di bandiera, ora non è possibile svenderla” con queste parole Mario Baccini, leader de centrodestra e delle forze civiche di Fiumicino affronta il caso ITA alla luce dei licenziamenti dei consiglieri del CDA e delle prospettive di vendita.

Riceviamo e pubblichiamo

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