Si è concluso il Consiglio comunale di Fiumicino durante il quale l’opposizione ha presentato una mozione – non accolta dalla maggioranza – che chiedeva di “disincentivare ogni attività che prevedano il coinvolgimento diretto o indiretto delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate, italiane e internazionali”.
Nel corso del dibattito, il sindaco Mario Baccini ha spiegato le ragioni del voto contrario:
“Condivido lo spirito pacifista della mozione, nella parte in cui si auspica un’Europa di pace – ha dichiarato – ma la proposta è parziale e fuorviante rispetto al contesto attuale, segnato da conflitti vicini ai nostri confini.
Parlare di ‘meno armi e più benessere’ rischia di essere uno slogan: non esiste benessere senza sicurezza, e non esiste sicurezza senza la capacità di difendersi.”
Baccini ha sottolineato come investire nella sicurezza europea non significhi fare la guerra, ma “assumersi la responsabilità di proteggere cittadini, infrastrutture e libertà”.
“Scegliamo una pace reale, non illusoria – ha aggiunto il primo cittadino – una pace che si costruisce con la diplomazia, ma anche con la consapevolezza che la libertà ha un prezzo.
Le Forze Armate e le Forze dell’Ordine svolgono un ruolo fondamentale anche nelle missioni di pace e nelle attività di formazione nei Paesi colpiti da conflitti.
Escluderle da questi ambiti sarebbe un errore: sono loro, con la loro esperienza, a poter trasmettere alle nuove generazioni i valori della convivenza e della sicurezza.”
La mozione, al termine della discussione, non è stata approvata dal Consiglio comunale.
Durante la seduta odierna del Consiglio Comunale, si è verificato un episodio spiacevole che nulla ha a che vedere con il corretto confronto politico e istituzionale.
Un esponente dell’opposizione, infatti, ha utilizzato nei confronti del Presidente del Consiglio, Roberto Severini, toni e appellativi inappropriati, del tutto estranei al rispetto e al decoro che devono contraddistinguere il dibattito all’interno dell’aula consiliare.
I Gruppi Consiliari intendono esprimere la propria solidarietà al Presidente Severini, che ancora una volta è stato oggetto di attacchi personali inaccettabili.
Il confronto politico può e deve essere anche acceso e serrato, ma non può mai scadere nell’offesa o nella mancanza di rispetto verso le persone e le istituzioni che rappresentano.
I Capigruppo di Maggioranza
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