“Lo scioglimento per mafia dei comuni di Anzio e Nettuno non ci coglie di sorpresa perché rappresenta l’esito inevitabile dell’inchiesta “Tritone”. Nel febbraio scorso, essa ha inferto un colpo durissimo alla locale Ndrangheta, costituita da esponenti delle famiglie Modafferi, Gallace, Perronace, Tedesco, che operava come distaccamento del vertice di Santa Cristina d’Aspromonte.
Dalle indagini del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri, coordinate dalla Dda di Roma, emerge uno scenario inquietante.
Un reticolo di relazioni della Ndrangheta in grado di dispiegare la sua azione sia sul versante criminale che su quello politico ed economico.
Ringraziamo le due Commissioni di Accesso insediate dall’allora Prefetto Piantedosi per il lavoro approfondito svolto in questi mesi. Ci auguriamo che i Commissari Prefettizi che saranno inviati nei due Comuni sviluppino modelli di partecipazione e condivisione con le tante energie positive presenti in quelle comunità.