Tante chiacchiere, i probabili candidati alla ricerca di alleanze sicure… che sia mancanza di “autofiducia”?

Più volte in questa nostra rubrica ci siamo chiesti se esista veramente un “tempo giusto” per dichiarare una candidatura a Sindaco.

L’unico al momento in lizza è il Generale Paolo Poletti, che per le sue attività attuali forse preferisce essere chiamato Dottore, vantando stima e riconoscimenti nelle più importanti Accademie Nazionali.

Chissà se la sua candidatura, arrivata a sei mesi dalle elezioni, vada contro principi non scritti che vorrebbero vincenti i nomi fatti all’ultimo momento.

Con Ernesto Tedesco, nel 2019, in effetti fu così… con il suo nome partorito all’ultimo minuto. Lo stimato Avvocato di Avellino, civitavecchiese d’adozione, accettò ovviamente di buon grado, anche se i tempi ristretti lo costrinsero a firmare un programma elettorale che forse neanche aveva letto.

Soprattutto la squadra… gli uomini che avrebbero dovuto condividere il mandato con lui, molti neanche li conosceva. Vincendo sarebbe stato il capitano di un team non suo, che soprattutto i partiti avrebbero gestito.

In effetti oggi la storia ci racconta questo; al di là del giudizio sulla sua persona, le critiche dei cittadini, anche e soprattutto di chi l’ha votato, sono rivolte al tanto tempo perso a mettere pace tra persone che poco hanno condiviso per il bene della città, e forse molto per soddisfare i propri appetiti di potere.

Ma questa è acqua passata… oggi ci si prepara ad un nuovo corso che, ovviamente, tutti speriamo migliore. Quindi, tornando al tema principale… perchè resta un solo candidato ufficiale per la poltrona di Sindaco?

Nel centro-destra di nomi ne girano diversi, ma tutti accomunati da una unica necessità… quella di venire scelti da Roma e designati dai partiti. Insomma… della serie “mi piace vincere facile”.

Anche gli stessi cittadini danno per scontato che certi nomi (in realtà sempre gli stessi) saranno candidati… ma loro si guardano bene di ufficializzarlo se da Roma non arriva la benedizione.

Come leggere questa prerogativa? Se uno ha delle idee per il futuro di Civitavecchia che le metta in piazza… il minimo che si chiede ad un Sindaco valido è quello di credere in se stessi e nelle proprie idee. “Self-Confidence” dicono gli inglesi… avere fiducia nelle proprie azioni.

Ci sembra un pensiero lapalissiano… se manco tu ci credi, puoi sperare che ci creda l’elettorato? Quindi, forse ieri era troppo presto per candidarsi; ma non vorremmo che domani fosse troppo tardi.

Sembra che a breve ufficializzeranno la data dell’8 e 9 Giugno per l’Election Day. Accomunare una elezione politica come quella delle Europee ad una Amministrativa ovviamente avvantaggia chi rappresenta un partito; questo lo sanno bene i tanti nomi che circolano…

Ma per arrivare ad essere eletti, come minimo, prima bisogna essere candidati… pensiamo che un elettorato attento come quello civitavecchiese sappia dare valore agli uomini ancor prima dei simboli.

Per il momento Paolo Poletti, unico candidato certo, continua ad incontrare cittadini spiegando il suo progetto, allargando il suo elettorato disinteressato al colore politico ma attento al futuro della città. Se poi venisse anche scelto per rappresentare dei partiti, lo farà con la forza del candidato civico… leale, legale e libero.

Attendiamo fiduciosi di poter conoscere il prossimo nome in lizza, pronti a complimentarci con lui e ad applaudire il suo coraggio.

C. O.

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