ALLA CITTADELLA DELLA MUSICA
A TEATRO IN FAMIGLIA
gennaio – marzo 2024
CIVITAVECCHIA

Torna per la terza edizione la rassegna A teatro in famiglia alla Cittadella della Musica a cura del Comune
di Civitavecchia e ATCL – Circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC – Ministero della Cultura
e Regione Lazio, con tre appuntamenti pensati per il giovane pubblico da gennaio a marzo 2023.

Tre storie divertenti tra pupazzi, musica e burattini per appassionare i bambini e i loro genitori.

Si inizia il 14 gennaio ore 17.30 con la Compagnia Teatro Verde in Il gatto con gli stivali nella riscrittura di Roberto Marafante, regia Emanuela La Torre con Giovanni Bussi, Andrea Calabretta, Enrico Biciocchi e le musiche originali Marco Schiavoni.

Il Gatto con gli Stivali è la favola delle apparenze.Una favola in cui si denuncia, sorridendo, l’ipocrisia dei rapporti umani.

Una favola che ci dice che è vero solo ciò che sembra… come a teatro, ma che alla fine la verità vien sempre a galla… come a teatro.E allora la sfida è quella di raccontare una favola classica senza cambiare una virgola, ma stupendovi – e stupendoci – con una messa in scena piena di sorprese.

Due facchini impegnati in un improbabile trasloco, durante la pausa pranzo, si lasciano prendere dalla voglia di raccontare la celebre favola costruendo le scene davanti agli occhi del pubblico, montando scatole, aprendo scatoloni, giocando con buste, cartoni, cappelliere, pacchi e pacchetti.

Ogni scatola che si apre contiene un mondo colorato e sorprendente e i due facchini diventano gli attori di una rutilante messa in scena: un carosello di personaggi e burattini, di musica e canzoni, di risate ed avventure, in un ritmo crescente ed entusiasmante.

Per poi, alla fine della favola, ritornare due semplici facchini, stupiti ed increduli di quanto hanno creato, tra scatole, pacchi e scatolette.Il Gatto con gli Stivali è la favola delle apparenze.

Una favola in cui si denuncia, sorridendo, l’ipocrisia dei rapporti umani.Una favola che ci dice che è vero solo ciò che sembra… come a teatro, ma che alla fine la verità vien sempre a galla… come a teatro.E allora la sfida è quella di raccontare una favola classica senza cambiare una virgola, ma stupendovi – e stupendoci – con una messa in scena piena di sorprese.

Due facchini impegnati in un improbabile trasloco, durante la pausa pranzo, si lasciano prendere dalla voglia di raccontare la celebre favola costruendo le scene davanti agli occhi del pubblico, montando scatole, aprendo scatoloni, giocando con buste, cartoni, cappelliere, pacchi e pacchetti.

Ogni scatola che si apre contiene un mondo colorato e sorprendente e i due facchini diventano gli attori di una rutilante messa in scena: un carosello di personaggi e burattini, di musica e canzoni, di risate ed avventure, in un ritmo crescente ed entusiasmante.

Per poi, alla fine della favola, ritornare due semplici facchini, stupiti ed increduli di quanto hanno creato, tra scatole, pacchi e scatolette.

Il Gatto con gli Stivali è la favola delle apparenze.Una favola in cui si denuncia, sorridendo, l’ipocrisia dei rapporti umani.Una favola che ci dice che è vero solo ciò che sembra… come a teatro, ma che alla fine la verità vien sempre a galla… come a teatro.

E allora la sfida è quella di raccontare una favola classica senza cambiare una virgola, ma stupendovi – e stupendoci – con una messa in scena piena di sorprese.

Due facchini impegnati in un improbabile trasloco, durante la pausa pranzo, si lasciano prendere dalla voglia di raccontare la celebre favola costruendo le scene davanti agli occhi del pubblico, montando scatole, aprendo scatoloni, giocando con buste, cartoni, cappelliere, pacchi e pacchetti.

Ogni scatola che si apre contiene un mondo colorato e sorprendente e i due facchini diventano gli attori di una rutilante messa in scena: un carosello di personaggi e burattini, di musica e canzoni, di risate ed avventure, in un ritmo crescente ed entusiasmante.

Per poi, alla fine della favola, ritornare due semplici facchini, stupiti ed increduli di quanto hanno creato, tra scatole, pacchi e scatolette.

Il Gatto con gli Stivali è la favola delle apparenze.Una favola in cui si denuncia, sorridendo, l’ipocrisia dei rapporti umani.Una favola che ci dice che è vero solo ciò che sembra… come a teatro, ma che alla fine la verità vien sempre a galla… come a teatro.E allora la sfida è quella di raccontare una favola classica senza cambiare una virgola, ma stupendovi – e stupendoci – con una messa in scena piena di sorprese.

Due facchini impegnati in un improbabile trasloco, durante la pausa pranzo, si lasciano prendere dalla voglia di raccontare la celebre favola costruendo le scene davanti agli occhi del pubblico, montando scatole, aprendo scatoloni, giocando con buste, cartoni, cappelliere, pacchi e pacchetti.

Ogni scatola che si apre contiene un mondo colorato e sorprendente e i due facchini diventano gli attori di una rutilante messa in scena: un carosello di personaggi e burattini, di musica e canzoni, di risate ed avventure, in un ritmo crescente ed entusiasmante.

Per poi, alla fine della favola, ritornare due semplici facchini, stupiti ed increduli di quanto hanno creato, tra scatole, pacchi e scatolette.

Il Gatto con gli Stivali è la favola delle apparenze.Una favola in cui si denuncia, sorridendo, l’ipocrisia dei rapporti umani.Una favola che ci dice che è vero solo ciò che sembra… come a teatro, ma che alla fine la verità vien sempre a galla… come a teatro.

E allora la sfida è quella di raccontare una favola classica senza cambiare una virgola, ma stupendovi – e stupendoci – con una messa in scena piena di sorprese.

Due facchini impegnati in un improbabile trasloco, durante la pausa pranzo, si lasciano prendere dalla voglia di raccontare la celebre favola costruendo le scene davanti agli occhi del pubblico, montando scatole, aprendo scatoloni, giocando con buste, cartoni, cappelliere, pacchi e pacchetti.

Ogni scatola che si apre contiene un mondo colorato e sorprendente e i due facchini diventano gli attori di una rutilante messa in scena: un carosello di personaggi e burattini, di musica e canzoni, di risate ed avventure, in un ritmo crescente ed entusiasmante.

Per poi, alla fine della favola, ritornare due semplici facchini, stupiti ed increduli di quanto hanno creato, tra scatole, pacchi e scatolette.Il Gatto con gli Stivali è la favola delle apparenze.

Una favola in cui si denuncia, sorridendo, l’ipocrisia dei rapporti umani.Una favola che ci dice che è vero solo ciò che sembra… come a teatro, ma che alla fine la verità vien sempre a galla… come a teatro.

E allora la sfida è quella di raccontare una favola classica senza cambiare una virgola, ma stupendovi – e stupendoci – con una messa in scena piena di sorprese.

Due facchini impegnati in un improbabile trasloco, durante la pausa pranzo, si lasciano prendere dalla voglia di raccontare la celebre favola costruendo le scene davanti agli occhi del pubblico, montando scatole, aprendo scatoloni, giocando con buste, cartoni, cappelliere, pacchi e pacchetti.

Ogni scatola che si apre contiene un mondo colorato e sorprendente e i due facchini diventano gli attori di una rutilante messa in scena: un carosello di personaggi e burattini, di musica e canzoni, di risate ed avventure, in un ritmo crescente ed entusiasmante.

Per poi, alla fine della favola, ritornare due semplici facchini, stupiti ed increduli di quanto hanno creato, tra scatole, pacchi e scatolette.

Si inizia il 20 gennaio ore 17.30 con il Teatro Bertolt Brecht in La fattoria degli animali, liberamente
ispirato al celebre romanzo di George Orwell, riduzione di Pompeo Perrone, con Peter Ercolano, Sara
Petrone e Maurizio Stammati che firma anche la regia.

Lo spettacolo ricalca in chiave grottesca e comica la storia: in una fattoria la Fattrice sfrutta tutti gli animali per trarne il maggiore profitto.

Il malcontento serpeggia tra di loro e capitanati dal gruppo dei maiali, riescono a cacciare la terribile Fattrice e a prendere il comando della fattoria.

Finalmente una nuova stagione aspetta gli animali, vengono riscritte le regole del vivere insieme e le speranze di tutti crescono e fa sognare loro una vita migliore.

Però ben presto le cose cambiano, i maiali, più forti ed intelligenti di tutti, prendono il comando assoluto della fattoria tradendo la fiducia di tutti gli animali, arrivando ad accordarsi con la vecchia fattrice per la vendita dei loro prodotti.

Il finale è a sorpresa e coinvolgerà il giovane pubblico per trovare la soluzione. A raccontare tutto un asino e una cavalla che, ormai vecchi, ricordano quella stagione di speranze. Musiche, costumi, pupazzi
accompagnano il racconto con la meraviglia che solo il teatro di figura sa donare.

Ispirato alla fiaba di Cenerentola, Una scarpetta per tre di Matutateatro / Opera Prima Teatro, regia di
Titta Ceccano è un gioco comico a tre, in scena sabato 24 febbraio ore 17.30. Una fiaba in forma di farsa.

Un’occasione per le tre attrici, Julia Borretti, Agnese Chiara D’Apuzzo, Zahira Silvestri, di misurarsi con
una storia universalmente nota che diviene materiale d’improvvisazione e canovaccio.

Le attrici, impegnate tutte in un doppio ruolo, tessono una drammaturgia d’attore che svela in filigrana il suo debito con la Commedia dell’Arte.

Uno spettacolo adatto ad un pubblico di famiglie che si diverte seguendo i diversi livelli del noto racconto, che prende strade originali senza rinunciare alla morale classica.

Nella casa di Cenerentola imperversano la matrigna e le sorellastre che vessano di continuo la povera ragazza fino all’arrivo in scena di una fata smemorata…

La rassegna si chiude sabato 9 marzo ore 17.30 quando incontreremo Papero Alfredo di Simone Guerro e
Daria Paoletta che firma la regia, dell’Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata.

Una storia divertente con Simone Guerro e burattini di Sig. Formicola e Marina Montelli, che racconta del rapporto tra vecchio e nuovo, tra babbi e figli: generazioni destinate ad amarsi, sfidarsi, e rincorrersi per l’eternità.

Papero Alfredo è il nuovo burattino di Bruce: piccolo e deciso ma anche inesperto e un po’ capriccioso. A lui piacciono la musica Rap e il Freestyle, le Challenge, le dirette video e di fare il pirata in baracca proprio non gli va giù.

Questo è un problema per il povero Bruce: il Tesoro dei Pirati è il suo spettacolo più bello, quello che gli
chiedono sempre.

Una mattina, dopo 120 giorni chiusi in casa senza lavorare, suona il telefono. Finalmente
gli chiedono di fare lo spettacolo. Papero Alfredo però punta i piedi: niente da fare, vuole restare in camera davanti al suo computer! Altro che pirata, lui è uno Youtuber!


Cittadella della Musica, via D’Annunzio – Civitavecchia
Biglietto 5 euro
Biglietteria del Teatro Traiano, Corso Centocelle 1 – Civitavecchia
Aperta anche nei giorni di spettacolo dal lunedì al sabato negli orari: 9 – 13 / 15 – 17, la domenica 15-17
Tel. 0766370011
Chi acquista il biglietto su Ticketone può ritirare il biglietto presso il Teatro Traiano fino alle ore 17, dopo
direttamente presso la Cittadella della Musica.

Riceviamo e pubblichiamo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *