Il 45enne di Civitavecchia che ha tentato il suicidio è stato tratto in salvo dai Carabinieri. Troppi i casi, ma si possono prevenire.
Erano i primi di agosto e la nostra città piangeva profondamente per la scomparsa prematura di un primo graduato civitavecchiese dell’esercito. Ora, l’ombra del suicidio è tornata ad affliggere i cittadini ma, fortunatamente, questa volta è stato evitato il peggio.
Le pagine di cronaca ci portano obbligatoriamente a parlare del 45enne che ha tentato di togliersi la vita, salvato da parte dei Carabinieri intervenuti per tempo.
I casi, però, sono troppi e non possono esser presi sottogamba, ma vi sono dei modi per poterli prevenire.
Ogni anno, in Italia, ci sono circa 4 mila suicidi “in aumento per tutte le fasce d’età”, dice il sito Fondazioneveronesi.it. Nel 2023 c’è stato un picco di richieste di aiuto arrivate direttamente al Telefono Amico, più di 7 mila.
Le persone che hanno deciso di telefonare hanno tentato di gestire un pensiero suicida che attanagliava la loro mente. Nel primo semestre del 2024, le chiamate sono diminuite del 6,5% in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Secondo varie ricerche scientifiche, pandemie, emergenze internazionali, crisi economiche e cataclismi comportano un incremento di disturbi mentali che, nei casi più estremi, possono portare a idee di autosoppressione (Fonte: Fondazionebrf.org).
I suicidi in Italia sono in aumento in tutte le fasce d’età e derivano da differenti fattori. Tra questi, spiccano problematiche mentali come la depressione ma anche l’abuso di sostanze stupefacenti o di alcool.
Tentato suicidio a Civitavecchia, agire repentinamente può aiutare a salvare chiunque
Sono tantissime le persone che hanno pensieri suicidi e molte di esse sono riuscite a uscirne fuori grazie a un supporto fondamentale. A darlo possono essere famigliari o amici, ma anche degli esperti psicologi capaci di poter indirizzare al meglio la persona interessata.
A salvare il 45enne di Civitavecchia che ha tentato di togliersi la vita sono stati i Carabinieri ma ad avvisarli per tempo è stato un amico dell’uomo. Gli agenti sono intervenuti in tempo e lo hanno trovato sospeso con il cappio al collo e in asfissia, privo di conoscenza.
Dopo aver tagliato il cappio, lo hanno trasportato all’ospedale San Paolo, dov’è stato dichiarato, fortunatamente, fuori pericolo. Casi di questo tipo sono sempre più all’ordine del giorno nel mondo.
Per poterli prevenire è necessario comprendere degli atteggiamenti che l’amico o il famigliare potrebbe avere.
Secondo il sito Francescominellipsicologo.it, i segnali di avvertimento possono essere alcuni discorsi di una persona incentrati su: togliersi la vita, sentirsi privo di speranza, non avere alcuna ragione per vivere, sentirsi un perso per il prossimo, sentirsi intrappolato o provare un dolore insopportabile (tristezza).
Inoltre, ci sono da evidenziare alcuni comportamenti che una persona a rischio può avere: l’aumento dell’uso di alcool e/o droghe, ricerca online di metodi per togliersi la vita, il ritiro da molte attività e l’isolamento da famigliari o da amici.
Nel caso in cui si pensasse che una persona stia avendo atteggiamenti di questo tipo, il consiglio è quello di invitarlo a contattare il numero del Telefono Amico 02-2327 2327.
La cosa migliore, però, è invitare la persona in questione a effettuare una visita psicologica, magari utilizzando anche il fondamentale Bonus psicologo messo a disposizione dal governo anche e soprattutto per questi casi.
Michelangelo Loriga