I due civitavecchiesi hanno messo in campo tutto il loro sapere per lo sviluppo del pugilato italiano. Massai e Marsili sono stati i protagonisti assoluti.

I due sportivi sono delle vere e proprie figure di primo riferimento per la boxe nazionale.

La Federazione pugilistica nostrana fa affidamento a tutto il loro sapere, che può essere utile per le generazioni a venire.

L’incontro, svoltosi in provincia di Catanzaro, ha messo alla luce diverse dinamiche che questo sport sta affrontando nei giorni odierni.

Massai e Marsili a Soverato

L’invito è stato colto con estremo entusiasmo da parte dei due civitavecchiesi.

Loro sono stati i protagonisti assoluti dell’incontro, chiamato a fare da corso di aggiornamento determinante per i tecnici di FPI.

L’iniziativa è stata denominata “Approcci strategici all’interno del mondo dilettantistico e professionistico”.

Ciò che è emerso è una fotografia della boxe nostrana, con l’esaltazione della parola “Tempismo” da utilizzare in ogni contesto di questo sport.

Oltre ai due campioni civitavecchiesi, Massai e Marsili, c’erano presenti anche Daniele Vacca, il sindaco di Soverato; Rosalia Pezzaniti, consigliera comunale con la delega allo Sport; Ernesto Alecci, consigliere Regionale; Nicola Brutto, Rappresentante dei tecnici Fpi e tanti altri esperti locali del settore.

Le parole dei due civitavecchiesi

Il Maestro Fpi, Mario Massai, ha voluto ripercorrere alcune delle tappe più determinanti della sua carriera pugilistica.

Ciò che è emerso dalle sue riflessioni, è una determinante cura alla sinergia che deve esserci in tutto l’ambiente ma, soprattutto, fra il maestro e l’allievo.

Inoltre, ha anche voluto ricordare quanto siano importanti la mentalità vincente e una solida preparazione atletica.

Il pugile Marsili, invece, ha voluto toccare l’argomento fondamentale dell’intreccio di attività che un pugile professionista deve affrontare oggigiorno.

Secondo lui, il fatto che le paghe non siano fisse nel pugilato agonistico, spingono i più ad effettuare dei lavori per vivere.

Ciò comporta un forte sacrificio da parte di chi si vuole affermare a livello agonistico, dato che la difficoltà di dividersi fra allenamenti, incontri, lavoro e vita privata è altissima.

Ma proprio questo sforzo, spinto dall’amore per questo sport, lo ha portato a conquistare le vette più alte, come la vittoria del Titolo mondiale dei pesi leggeri IBO nel 2012 a Liverpool.

M. L.

talkcity canale social tv civitavecchia facebook instagram youtube twitter

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *