Il Consiglio dei Ministri ha appena approvato in via preliminare il disegno di legge “Valorizzazione della Risorsa Mare”. Ne parliamo con il Prof. Paolo Poletti, Consigliere Comunale di Civitavecchia, che vede in questo provvedimento un’opportunità concreta per il futuro della città.
Prof. Poletti, cosa prevede questo DDL?
«Si tratta di un testo molto ampio che dà all’Italia una cornice normativa moderna per sviluppare l’economia blu: dal coordinamento delle politiche marittime alla tutela ambientale e culturale,
dalla nautica da diporto alla cantieristica, fino alla promozione del turismo subacqueo e all’innovazione tecnologica. È collegato alla manovra 2025–2027 e in linea con il Piano del Mare del CIPOM».
Quali novità spiccano?
«Il rafforzamento del CIPOM con l’ingresso del Ministro dell’Università, l’istituzione della “zona contigua” fino a 24 miglia marine per maggiori controlli,
una disciplina uniforme per il turismo subacqueo, incentivi alla cantieristica sostenibile e un ruolo più attivo di università e centri di ricerca».
Perché è strategico per Civitavecchia?
«Perché siamo un porto hub del Tirreno, con potenzialità enormi.
Possiamo integrare porto e città, sviluppare un polo di cantieristica green, attrarre turismo di qualità e diventare un laboratorio di innovazione e economia circolare».
E sul fronte turistico?
«Penso a pacchetti integrati che uniscano luoghi come Santa Marinella, Pyrgi o la Secca di Punta dell’Oro con l’Etruria meridionale, le terme e i musei.
Così Civitavecchia può passare da semplice scalo di transito a meta turistica stabile».
Cantieristica e nautica da diporto?
«L’obiettivo è creare un centro di refitting green per yacht e navi commerciali, con bacini di carenaggio e impianti avanzati, rispettando l’ambiente e favorendo l’innovazione».
Ricerca e formazione?
«Il DDL apre alla collaborazione tra enti locali, università e imprese. È il momento di puntare su un polo di formazione sulla Blue Economy, legato a progetti di rigenerazione urbana e incubazione tecnologica».
E per la transizione energetica?
«Possiamo sfruttare la riconversione dell’area ex ENEL per energie rinnovabili, idrogeno, fuel cell, recupero energetico da plastiche non riciclabili e combustibili green per la flotta peschereccia.
Tutto in ottica di economia circolare».
Che ruolo avrà la logistica?
«Fondamentale: un polo retroportuale moderno e intermodale, connesso all’asse Civitavecchia–Orte e al settore Ro-Ro».
Cosa proporrà per l’iter parlamentare?
«Inserire esplicitamente porti hub come Civitavecchia nelle misure di sostegno, designare il nostro litorale come area prioritaria per il turismo subacqueo,
riconoscerci come polo del refit green, avviare progetti pilota di monitoraggio marino e potenziare la logistica portuale».
Un messaggio finale?
«Questo DDL è un’occasione per tradurre in realtà la nostra visione di sviluppo: turismo sostenibile, innovazione industriale, cantieristica avanzata, ricerca e tutela ambientale.
Serve però una strategia locale forte, capace di trasformare una legge nazionale in un progetto concreto di crescita e occupazione per Civitavecchia.
Saremo in prima linea per far sì che il nostro porto e la nostra città siano protagonisti della nuova stagione dell’economia blu italiana».
TalkCity.it Redazione Civitavecchia