Civitavecchia. Da un episodio di violenza un messaggio nuovo: centinaia di adolescenti per dire “noi stiamo con la ragazza”

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Redazione
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Un sabato sera che sarebbe potuto scivolare via come tanti altri si è trasformato in un messaggio forte che oltre 300 giovani hanno voluto mandare alla città… e forse oltre

Lo scorso 8 novembre, nella cornice turistico-monumentale di Forte Michelangelo, due ragazzi avrebbero aggredito brutalmente una coetanea minorenne.

Un episodio grave, reso ancor più amaro dalla successiva diffusione su TikTok di un video – poi rimosso – che mostrava chiaramente la scena, accompagnato addirittura da un cartoon che rappresentava gli aggressori come improbabili supereroi.

Un contenuto fuori luogo che ha indignato famiglie, insegnanti e la comunità locale. I parenti della giovane vittima hanno sporto denuncia, avviando l’iter giudiziario.

Ma la risposta più immediata e significativa è arrivata non dagli adulti, bensì dai ragazzi stessi.

Nella serata di ieri, dopo un tam-tam serrato sui social, più di trecento giovani si sono ritrovati sulla terrazza Guglielmi, all’ingresso del porto.

Qualcuno ha iniziato ad inveire contro la ragazza, rea di aver denunciato gli aggressori

ma invece la serata si è trasformata in una manifestazione silenziosa e compatta di solidarietà verso la ragazza aggredita.

Nessuna bandiera, nessuno striscione, niente megafoni, nessuna voglia di essere rappresentativi: solo la volontà di far sentire una voce diversa, più forte della violenza.

Un raduno spontaneo, nato in poche ore, che ha sorpreso anche gli stessi organizzatori informali, che avrebbero magari voluto far vincere la violenza.

«Una bella manifestazione di vicinanza alla ragazza» commentano i parenti della minorenne coinvolta. «Una volta tanto i bravi ragazzi si sono fatti sentire».

La presenza così numerosa di adolescenti e giovani adulti, unita alla scelta di voltare le spalle alla “solita” omertà, rappresenta un fatto non scontato.

In una fase storica in cui i social vengono spesso associati a fenomeni negativi – dalle challenge irresponsabili alle narrazioni distorte della violenza – proprio attraverso gli stessi canali è nato un contro-messaggio: un richiamo alla responsabilità e al rispetto.

Molti dei presenti hanno voluto sottolineare che quella di ieri non era una protesta, bensì un gesto di vicinanza, un modo per dire che la violenza non rappresenta la loro generazione.

“Siamo con te… non ti lasciamo sola!” è stato il messaggio arrivato alla giovane vittima.

Forse da Civitavecchia parte davvero qualcosa di nuovo.

La serata alla terrazza Guglielmi dimostra che esiste un tessuto giovanile attento, capace di reagire in modo maturo e costruttivo contro l’atteggiamento dei “bulli”.

La città ha visto emergere un segnale forte: la volontà degli stessi coetanei di isolare i comportamenti violenti e di sostenere chi ne è vittima.

Resta da capire se questo gesto rimarrà un episodio isolato o diventerà un punto di partenza per un dialogo più ampio tra giovani, famiglie e istituzioni.

Intanto, la comunità ha assistito a una risposta chiara: quella di una generazione che, quando vuole, sa unirsi per difendere ciò che conta davvero.

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