Il Presidente Luciani sulla ricapitalizzazione CSP: “Si eviti questo schiaffo soprattutto nell’attuale contesto di crisi e si decida per una diversa allocazione dei soldi pubblici”

<<Mentre il commercio combatte per la sopravvivenza a causa di impennate dei prezzi delle materie prime e del trasporto, il comune di Civitavecchia che già applica aliquote e tariffe, come la Tari, tra le più alte in assoluto, oggi si prepara a una nuova ricapitalizzazione della municipalizzata per 2 milioni di euro.

Come se non bastassero i danni che il commercio e le piccole imprese locali hanno dovuto subire come fornitori di Hcs, Città Pulita, Argo e Ippocrate, tra fallimenti e concordati chiusi al 20% del dovuto, oggi i soldi risparmiati da quelle procedure vanno a finanziare le inefficienze e gli sprechi dell’azienda dello stesso Comune.

Questo avviene anziché andare a beneficio delle ditte che avevano fatto affidamento sulla solvibilità del socio unico Comune di Civitavecchia.

Vanno a finanziare le inefficienze e gli sprechi dell’azienda dello stesso Comune, che da un lato perde milioni di euro e dall’altro ripiana i bilanci con altrettanti milioni di soldi dei cittadini aumentando tariffe e tributi a famiglie e imprese.

Si eviti questo schiaffo soprattutto nell’attuale contesto di crisi e si decida per una diversa allocazione dei soldi pubblici, che potrebbero essere impegnati sulla diminuzione delle tasse locali e sui servizi comunali per sociale, famiglie e piccola imprenditoria locale.>>

Graziano Luciani, Presidente Confcommercio Civitavecchia

Riceviamo e pubblichiamo

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