Nel suo programma “Fratello Mare” stavolta in veste di ospite

Centinaia di milioni di fondi pubblici sono stati assegnati negli ultimi 20 anni in Italia per lo sviluppo dell’acquacoltura.
Dal 2014 al 2020, solo in Italia, tra fondi europei, nazionali e locali , 173 milioni di euro.

Nonostante i finanziamenti pubblici, l’allevamento ittico in Italia non ha spiccato il volo:

in diverse aree dove sono nati gli impianti si è sviluppato un dibattito sull’impatto ambientale delle gabbie.

Vedasi gli impianti nel Golfo del Tigullio nella riviera Ligure, la delocalizzazione e chiusura di impianti nel Golfo di Gaeta e l’impianto offshore di Civitavecchia.

C’è un dibattito aperto sull’effettiva sostenibilità degli impianti in particolare in mare a causa di regole precise sull’impatto ambientale, tema spesso trattato superficialmente o trascurato.

Precisamente, l’impianto proposto per Civitavecchia, andrebbe a danneggiare pericolosamente l’equilibrio già precario dell’ecosistema marino della costa della Frasca. Una minaccia, ad esempio, per la Posidonia e la vita Marina in essa contenuta.

La Frasca già monumento Naturale è insidiata da forti presenze antropiche: impianti industriali che ne minacciano l’esistenza e la sopravvivenza, rendendo incerto soprattutto il domani.

Aldilà dell’opposizione fatta dalla comunità scientifica, che è intervenuta puntale ed efficace sul tema della sostenibilità di una tale, “eventuale”, ulteriore forma di “sviluppo” a scapito dell’ambiente; dovremmo interrogarci onestamente sulle motivazioni di una tale proposta.

Lecito sviluppo imprenditoriale? No ad ogni costo ! No a scapito dell’ambiente e delle persone. Sviluppo occupazionale? Ogni posto in Italia e nel mondo ha una sua naturale vocazione.

Quella di CIVITAVECCHIA a quanto pare, stando all’evidenza dei fatti; sembra essere a servizio di quanti hanno visto e vedono ancora in questo quadrato di mondo, un posto da sfruttare, inquinare, depauperare; a scapito di tutti e per gli interessi di pochi… pochissimi!

Siamo la dimostrazione che l’antropizzazione (l’insieme di interventi di trasformazione e alterazioni che l’uomo compie sul territorio allo scopo di adattarlo alle proprie esigenze e ai propri interessi ..) sia stata una pratica efficacemente praticata!

Il Mare, però È UN BENE PUBBLICO!

In alcuni contesti come ad esempio le conferenze di servizio, vige l’applicazione del concetto della posizione prevalente.

Per posizione PREVALENTE devono considerarsi tutte quelle posizioni che hanno un peso specifico superiore alle altre per l’importo degli interessi tutelati e, le Amministrazioni coinvolte al rilascio di pareri o autorizzazioni, si devono esprimere a tutela degli interessi pubblici non interessi di un PRIVATO!

Il ruolo della POLITICA

La politica quando si trova a dover fare delle scelte che coinvolgono sviluppo, territorio, occupazione, ambiente, deve interrogare la scienza e non bypassarla.

FAS

Anche quando “costretta” a scelte impopolari… non premianti per la quanto riguarda un eventuale consenso politico, c’è SEMPRE la cosa giusta da fare e la cosa sbagliata, da NON fare, perché NON SI FA IL BENE COMUNE.

Purtroppo, CIVITAVECCHIA è un luogo di PREDAZIONE, un luogo INQUINATO, non solo in aria, nel sottosuolo e in mare, ma anche nelle modalità di fare politica.

Basta con manipolazioni. Basta con i ricatti. Le alternative ci sono: basta volerle !

Ivana Puleo

per il programma in diretta: https://www.facebook.com/talkcity.canaleTVsocial/videos/216772607269704

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