Dopo il Convegno “Riccio Di Mare tra prelibatezza ed estinzione” che ha avuto luogo venerdì 19 aprile nella bellissima sede della biblioteca della Capitaneria di Porto di Civitavecchia, all’interno di Forte Michelangelo, vale la pena tornare sull’argomento per sottolineare l’importanza e le implicazioni
dell’evento tenutosi in questa città.
Già in sede di presentazione stampa, la Presidente Gabriella Sarracco della Fondazione Ca.Ri.Civ. che ha
cofinanziato il progetto, aveva sottolineato che questo primo convegno prometteva una grande rilevanza scientifica sia per i contenuti che per l’attenzione finalmente posta su questo importante tassello dell’ambiente marino.
Ma la questione va oltre perché in un momento estremamente critico per la fauna marina ed in particolare per il riccio, finalmente si accendono i riflettori proprio da noi, nella città i cui ricci di mare sono celebrati nell’Arca del gusto di Slowfood, la città che ha subito le razzie dei bracconieri pugliesi
finanziati dalla malavita, ma che ha sperperato con antiche abitudini e abusi, uno tra i suoi più preziosi tesori.
Le informazioni e i contenuti emersi sono stati giudicati di alto interesse ed hanno grandemente ampliato l’orizzonte di conoscenze necessarie a contrastare i rischi di estinzione dell’echinoderma.
Da parte sua, il Comandante Salvatore Marchese, Capo Servizio Operazione per l’ambiente e difesa costiera, ha condiviso con il pubblico importanti informazioni e considerazioni sullo scenario relativo alla lotta al bracconaggio e fornendo dettagli e numeri.
Insieme alle criticità, il Comandante Marchese ha anche sottolineato le opportunità di collaborazione sia con il corpo scientifico di riferimento, sia con la popolazione locale per attività di sensibilizzazione contro la pesca illegale ed azioni concrete di vigilanza volte a ripopolare la risorsa.