<L’Università Agraria di Civitavecchia non può più aspettare, è ora di avviare una gestione virtuosa e trasparente di un ente che ha come primaria finalità quella di tutelare i beni collettivi.
Ferma restando la presunzione d’innocenza e che gli indagati non sono considerati colpevoli fino alla condanna definitiva, l’arresto del presidente dell’agraria e le indagini in corso sui vertici, impongono le dimissioni immediate del presidente e di quello che è rimasto del consiglio di amministrazione per procedere rapidamente a nuove elezioni.