Il tempo scorre inesorabilmente verso la data del phase out del carbone, eppure come declarava Lorenzo de’ Medici, noto come il Magnifico, “di doman non v’è certezza”.
Un senso di precarietà dovuto alla mancanza di chiarezza da parte di Enel che nonostante i ripetuti solleciti degli stakeholder locali, i tavoli di confronto a ogni livello istituzionale, gli appelli del mondo imprenditoriale e politico, non ha ancora presentato i suoi progetti concreti per il territorio, generando paura e incertezza tra i lavoratori e le aziende che temono di trovarsi di fronte a una smobilitazione del colosso energetico che avrebbe riflessi su tutto il sistema economico del Lazio.
Un clima che oltre a gettare nello sconforto centinaia di famiglie e imprenditori, mina gli investimenti per l’ammodernamento, la formazione del personale e la sicurezza, specialmente a causa degli appalti sottocosto.