<<Ognuno ha le sue nostalgie. Noi di tempi in cui le risorse pubbliche erano ben amministrate; probabilmente a Cerrone mancano i tempi in cui gli Enti Pubblici, nella fattispecie i Comuni, mettevano bocca (…e non solo) nelle decisioni delle libere associazioni di categoria.
I vertici di Confcommercio, ovvero le figure che pro tempore governano l’associazione, già si sono candidati e già sono stati eletti: dalla nostra base sociale.
Sono pratiche di democrazia partecipata, peraltro di facile lettura, che abbiamo commesso l’errore di dare per compresi dai nostri amministratori cittadini.
Permetteteci di ribadirlo: un nostro concittadino potrebbe dividere la sua cartella Tari per 3, per 4 e perfino, in alcuni casi, per 5 e scoprire quanto pagherebbe in un contesto ben amministrato che non sta sulla Luna o nel regno delle idee, ma a pochi chilometri da qui.
Far tornare in conti di una società che dissangua i cittadini con tariffe tra le più alte d’Italia è molto semplice. Noi chiediamo chiarezza su questi numeri.
Noi svolgiamo con ciò la nostra funzione sociale e sindacale, sperando che la nostra voce possa trovare presto ascolto.>>
Confcommercio Civitavecchia
Riceviamo e pubblichiamo