Dopo più di dieci anni, il portiere ex Roma e Spartak Mosca sembra vicinissimo a tornare a giocare per la squadra con cui iniziò a muovere i primi passi nel mondo del calcio

Nell’ormai lontano 2009 un giovane portiere lasciò l’ASD Civitavecchia 1920 per inseguire un sogno, un sogno chiamato AS Roma che si interessò al ragazzo che all’epoca, aveva 11 anni, vedendo in lui un grande futuro fra i pali un giorno, della porta giallorossa.

Quel ragazzo si chiama Andrea Romagnoli e rimase alla “Lupa” per ben 10 anni scalando le selezioni Under arrivando a giocare come titolare nella primavera e ad essere convocato con la prima squadra; poi i tanti prestiti, la cessione in Russia con compagno di viaggio l’attaccante argentino Ezequiel Ponce che non darà grandi gioie a nessuno dei due e infine le avventure nel Meridione con il Catanzaro e il Virtus Francavilla con cui sfiorerà l’accesso ai playoff di Serie C.

In questi mesi Romagnoli è rimasto svincolato non riuscendo a trovare una squadra che cercasse un portiere col suo curriculum e il Civitavecchia gli permise di allenarsi insieme agli altri portieri durante la continua ricerca di un nuovo club.

Nella finestra di mercato invernale il classe 98′ nonostante le voci di un possibile approdo alla Juve Stabia o al Perugia rimase ancora una volta senza squadra; ed ecco qua che per rilanciarsi, una porta è rimasta aperta (e forse lo è sempre stata), il club che lo fece iniziare e che adesso vorrebbe chiudere il cerchio con Romagnoli facendolo tornare ad indossare i colori nerazzurri dopo quasi 15 anni.

Il sì sembra dietro l’angolo ma l’ufficialità non è ancora arrivata anche se si parla di questione di ore e un possibile debutto già dal primo minuto contro il Rieti questa domenica.

“Gli amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano” cantava così Antonello Venditti nel brano “Amici Miei”: sarà così anche questa volta 15 anni dopo?

S. I.

Di Simone

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