Il giornalista e scrittore, civitavecchiese doc, nel suo ultimo libro ci racconta lo sport con piglio letterario

Si è tenuta, alla Frasca, la presentazione di Sforbiciate, il libro di racconti firmato da Fabrizio Gabrielli, giornalista civitavecchiese che da anni dedica la sua penna al mondo dello sport.
Un incontro che ha acceso i riflettori su un tema spesso trascurato: la scrittura sportiva come forma letteraria, e non soltanto come cronaca.
Gabrielli ha raccontato la genesi del progetto: Sforbiciate nasce infatti come rivista settimanale, pubblicata il lunedì, proprio nel giorno in cui i barbieri restano chiusi.


«E allora le uniche sforbiciate disponibili – spiega – erano quelle calcistiche».
Da lì, il passo verso una raccolta di racconti è stato naturale: pagine che parlano di sport con sguardo narrativo, lontano dalla semplice telecronaca.
«Sforbiciata vuol dire tante cose – sottolinea l’autore – ma quella che preferisco è il gesto della forbice che ritaglia un momento sportivo di rilievo.

Se poi vogliamo pensare alla rovesciata, una delle immagini che porto con me è quella di Cristiano Ronaldo con la maglia del Real Madrid contro la Juventus».
Il libro di Gabrielli mette al centro non le star celebrate dai riflettori, ma i calciatori poveri, sconosciuti, spesso dimenticati, sparsi in tutto il mondo e portatori di culture diverse.
Racconti che danno voce a chi non ha mai vinto niente, ma che nella loro marginalità custodiscono la vera essenza dello sport.

Allo stesso tempo, trovano spazio figure iconiche del calcio italiano: i presidenti “di una volta”, simbolo di
un’epoca che sembra lontana ma ancora viva nella memoria collettiva.
L’attualità irrompe nelle pagine con riferimenti al prossimo impegno della Nazionale: la partita di ottobre
tra Italia e Israele, valida per la qualificazione ai Mondiali, un tema che ha già diviso l’opinione pubblica.
E c’è anche un racconto che mette in luce il lato oscuro dello sport, quando il calcio diventa strumento di l
otta politica o veicolo di propaganda, rivelando le sue ambivalenze.
Alla Frasca, il pubblico ha accolto con interesse e partecipazione il lavoro di Gabrielli, riconoscendo in Sforbiciate non solo un libro di sport, ma un’opera capace di intrecciare memoria, letteratura e impegno civile.
TalkCity.it Redazione Civitavecchia
