Venerdì presso la Fondazione Cariciv e con il patrocinio del Comune “Il Titanic delle pensioni” è il titolo dell’ultimo libro di Sergio Rizzo. E la metafora è drammaticamente calzante.
Il sistema pensionistico italiano si sta avviando al tracollo e, oggi, la domanda non è se affonderà o meno; ma, putroppo, “quando”: fra dieci anni, venti… o qualcuno di più?
Il libro di Rizzo – che sarà presentato venerdi prossimo, 20 novembre, a partire dalle 18, presso la sala Gurrado della Fondazione Cariciv – racconta come la grande nave della previdenza è stata costruita nell’immediato dopoguerra, in un’Italia completamente diversa da quella attuale, e come gli attentati alla sua stabilità si siano perpetrati sistematicamente nei decenni successivi e fino ai nostri giorni.
Pensioni-baby, vitalizi, sistema retributivo, categorie speciali… hanno aperto voragini e anche quando la politica – solo però nei momenti di crisi – si è resa conto dell’insostenibilità e inopportunità di certe situazioni, i suoi interventi sono stati incerti, parziali, lenti e mai risolutivi.
I grandi cambiamenti intervenuti nella struttura del lavoro e democrafica dell’Italia rappresentano il grande tema di fondo: meno giovani, meno lavoratori, più pensionati.
Già da sé l’equazione non può reggere, ma poi ci sono le tante protezioni settoriali, la casta che non rinuncia a diversi privilegi, le decisioni elettorali e demagogiche, le mille incongruenze e lacune di un apparato a cui storicamente si attinge con assoluta noncuranza per le conseguenze.
Sergio Rizzo è giornalista (Corriere della Sera e Repubblica) e scrittore di lungo corso: ha pubblicato quasi venti libri e firmato, tra l’altro, “La casta”, un vero best seller del terzo millennio.