Così è stato il post del professor Nicola Guzzone, Preside dell’Istituto Marconi di Civitavecchia, che con
emozione ha annunciato il suo pensionamento, salutando studenti, famiglie, docenti e personale con una
lettera intrisa di affetto e riconoscenza.
Per decenni, Guzzone è stato molto più di un dirigente: è stato un punto di riferimento, un costruttore di ponti, un custode di valori.
Prima a Santa Marinella e Tarquinia, poi nella suaCivitavecchia, ha guidato comunità scolastiche con la f
ermezza di un leader e la dolcezza di un educatore che sa ascoltare, credere e accompagnare.
Le sue parole, rivolte a chi ha condiviso con lui questo lungo cammino, non raccontano solo di un lavoro
che si conclude, ma di un viaggio umano e professionale che ha saputo intrecciare conoscenze, emozioni
e relazioni.
La scuola, per lui, non è mai stata solo un luogo di insegnamento, ma una famiglia allargata, fatta di
impegno quotidiano, sorrisi, sfide affrontate insieme e traguardi condivisi.
Il suo grazie arriva a tutti: agli studenti che gli hanno insegnato a guardare sempre al futuro con speranza;
ai docenti che hanno reso viva e creativa la missione educativa; al personale ATA che ha garantito
dedizione e supporto costante; alle famiglie che hanno offerto fiducia e dialogo sincero.
Un pensiero speciale è andato anche alle docenti madrelingua, alle psicologhe e alle Forze dell’Ordine,
testimoni di come la scuola sia davvero una comunità aperta al mondo.
La sua lettera è il ritratto di un uomo che ha creduto nei giovani e nella scuola come strumenti di crescita e libertà.
Le sue parole più intense restano quelle in cui confessa che il dono più grande ricevuto non è stato un
riconoscimento formale, ma l’affetto sincero di chi ha camminato al suo fianco.
Ora, per il professor Guzzone, inizia un nuovo capitolo, quello della pensione: un tempo diverso, fatto di
spazi nuovi e di meritate pause, ma con lo sguardo sempre rivolto a quelle aule che hanno segnato la sua
vita.
Il Marconi e il Cardarelli porteranno sempre con sé il segno della sua passione e della sua umanità.
E noi, oggi, possiamo solo restituirgli un pensiero che racchiude il senso più autentico delle sue parole:
Grazie, Preside Guzzone, per averci insegnato che la scuola è soprattutto un atto d’amore.
Corrado Orfini