Il Circolo del PD parteciperà alle celebrazioni del 25 aprile.

Il 25 aprile del 1945 è una data di capitale importanza. Terminata la guerra di resistenza l’Italia si liberò dagli occupanti stranieri, così come dal fascismo.

Il 2 giugno dell’anno successivo, 1946, nacque la Repubblica Italiana. Vogliamo invitare soprattutto i giovani a soffermarsi sul significato che assume per il Paese la data del 25 aprile.

Dopo venti anni di violenta dittatura fascista l’Italia era stremata. Gli ultimi anni erano trascorsi in guerra.

Il popolo italiano aveva pagato un tributo elevato di vittime. Il conflitto mondiale, nel quale il Paese era stato trascinato, aveva colpito profondamente la nostra economia; l’Italia, già arretrata, non aveva più una rete industriale; le campagne erano per lo più abbandonate;

troppe vite erano state strappate a conforto di ideologie aberranti che esasperavano il concetto di sfruttamento dell’uomo sull’uomo e ambivano a che una presunta “razza” prevalesse sull’altra.

Questa era la cornice e il contesto nel quale venne rotta la tragica alleanza che aveva visto l’Italia in guerra, assieme alla Germania e al Giappone.

In conseguenza della firma dell’armistizio, proclamato l’8 settembre del 1943, i nazisti occuparono il nostro territorio nazionale.

Da subito, la parte migliore del nostro Paese reagì dando vita ad un movimento di resistenza e di liberazione nazionale.

Parteciparono,tra gli altri, ragazzi e ragazze, che non avevano 20 anni; rinunciarono alla propria innocenza, alla propria giovinezza, alla propria voglia di vita, per imbracciare un’arma ed andare in combattimento.

Si trattò di una lotta sanguinosa per cacciare l’invasore tedesco e sconfiggere, in modo definitivo, i fascisti.

Fu una battaglia di libertà, alla quale presero parte comunisti, liberali, socialisti, cattolici e persino monarchici.

Ricordare quei giorni e non smarrire la memoria significa mantenere ben salde le radici antifasciste e i principi fondamentali sui quali nacque la nostra Repubblica e la nostra democrazia.

Rivolgiamo un pensiero commosso e grato a tutti coloro che diedero la propria vita e ai quali dobbiamo le nostre libertà e le condizioni di pace e di relativo benessere, nelle quali abbiamo avuto in buona sorte di vivere.

Il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani salvo di coloro che vogliono, in maniera anacronistica, richiamarsi alla ideologia fascista o a quanti amano fare del revisionismo storico, con la sola finalità di svuotare o sminuire il significato della Resistenza.

Ancora risuonano le parole vergognose di I. La Russa, il quale ha insinuato che la responsabilità dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, sarebbe da ascrivere ai partigiani.

Con le sue affermazioni, negate dai fatti e dalla storia, ha gettato discredito sulla carica che ricopre; per questo siamo e rimarremo in attesa delle sue dimissioni da Presidente del Senato.

Il 25 aprile ci richiama a riferimenti comuni, in particolare alla Carta costituzionale che detta le regole della civile e democratica convivenza, scritta da tutti coloro che furono sospinti in questa impresa da una sicura fede antifascista.

È la festa della libertà e della democrazia. È un giorno nel quale dobbiamo tornare a dare valore alla politica. A quella buona. A quella politica per la quale tanti uomini e tante donne hanno sacrificato la propria intelligenza e la propria giovane vita.

Con questo spirito il Circolo del PD di Civitavecchia parteciperà alle celebrazioni del 25 aprile.

Il Partito Democratico di Civitavecchia

Riceviamo e pubblichiamo

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