Leggo con stupore l’articolo apparso su una testata giornalistica del territorio relativamente la questione dei locali di proprietà comunale dove fino a pochi mesi fa era presente l’Assovoce.
È dunque doveroso da parte mia, al fine di ripristinare la verità dei fatti, che volontariamente viene
mistificata da questo organo di stampa ultimamente troppo schierato da una parte che non fa altro che
gettare continuamente discredito sul lavoro dell’Amministrazione comunale, evidentemente di una
corrente politica a loro avversa.
A conferma di questo, è sufficiente guardare le liste elettorali per scoprire che la Vicedirettrice del Giornale, è candidata a Consigliera comunale proprio in una coalizione che a Ladispoli è avversaria dell’attuale Sindaco di Cerveteri e candidato a Ladispoli Alessio Pascucci.
Così come, nello stesso schieramento, è candidato proprio il Presidente di Assovoce Giuseppe Del Regno.
Non è vero che i locali sono liberi da più di un anno. Lo sgombero dei locali da parte di Assovoce è
avvenuto non più di 3 mesi fa proprio a seguito di una mia intervista in cui mostravo proprio all’Ortica
Social lo stato di devastazione in cui Assovoce e il suo Presidente Giuseppe del Regno aveva lasciato i
locali chiedendo di liberarli immediatamente, era il marzo del 2022 e i locali dovevano essere sgomberati
dal 20 settembre del 2021.
E i risultati li abbiamo visti quando abbiamo ripreso possesso dei locali. Speravamo, una volta rientrati in
possesso della sede di poter sanificare i locali, fare delle minime attività di sistemazione e renderli subito
fruibili, ma così non è stato.
I locali erano inagibili e inidonei ad ospitare qualsiasi tipo di attività.
Eppure, il tempo per lasciare i locali l’Associazione ne ha avuto più del consentito, considerando che
nonostante la concessione fosse ampiamente scaduta è rimasta ugualmente all’interno degli stessi molto
più del previsto.
Sempre nello stesso articolo viene scritto che l’intenzione dell’Amministrazione era quella di destinare i
locali per l’accoglienza dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. Nulla di più falso. Quei locali non sono
idonei ad accogliere persone.
Era invece nostra intenzione adibirli ad infopoint e a punto di raccolta per generi di prima necessità e
medicinali da destinare poi, mediante la Protezione Civile comunale, al punto di raccolta allestito a Roma
per l’invio di aiuti alla popolazione in difficoltà.
Attività che non è stato possibile svolgere qui e abbiamo dovuto svolgerli all’interno di altri locali proprio
perché i locali non erano nelle condizioni di poter accogliere in sicurezza il personale impiegato alle
attività di raccolta.
In ogni caso, i cittadini possono stare tranquilli: i locali, lasciati in uno stato vergognoso da Assovoce, li
sistemeremo noi utilizzando i fondi del PNRR che il nostro Comune si e riconsegneremo i locali ai cittadini
per attività di pubblica utilità.
Riceviamo e pubblichiamo