L’ex Sindaco richiama ad un senso di amore e responsabilità verso Cerveteri gli attuali rappresentanti del centro destra

Guido Rossi
L’ex Sindaco Guido Rossi fa un’analisi dettagliata del momento politico a Cerveteri; soprattutto per quello che riguarda il centro-destra che, a suo dire, se va unito è pronto a governare la città.

<Fra poche settimane, finalmente, a Cerveteri, ci sarà l’elezione del nuovo Sindaco.  Oltre 15 anni di gestione Pascucci hanno portato Cerveteri sull’orlo del collasso: un’amministrazione di tante promesse non mantenute, di molte chiacchiere e illusioni.

Poteva essere un’amministrazione del nulla, invece neanche questo, poiché ha lasciato tante rovine. Abbiamo un paese allo sbando amministrativo e una macchina senza motore, basta guardare le mancanze della pianta organica degli impiegati, dirigenti, VV.UU. e altri.

Ci sarà da lavorare anni per risistemare il tutto e far tornare Cerveteri nella normalità. Senza perdere di vista gli enormi problemi irrisolti che Pascucci lascia in eredità: Piano Regolatore; questione Ostilia; debiti da sentenze; possibilità di indebitamento ridotto a quasi zero; Unesco; commercio ai minimi storici; turismo; zona commerciale ed artigianale; scuole fatiscenti e sovraffollate; cimitero; sport; etc. etc…una vera ecatombe.

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A Cerveteri abbiamo un centro destra molto forte come numeri ma molto debole nelle coalizioni o alleanze.

“La politica è fatta di numeri” ripetono in tanti. È vero, sono i numeri che dobbiamo vedere in questo momento ma insieme a loro bisogna avere cuore per trovare una ragionevole possibilità di vincere.

Imporsi per il centro destra a Cerveteri è diventata un’impresa titanica negli ultimi vent’anni, caratterizzati da un’azione di massacro fratricida che ha portato allo sfascio del centro destra e del paese.

Non possiamo guardare solo i numeri perché in passato c’è stato dimostrato che questo non basta e bisogna condividere un progetto unitario: se qualcuno dovrà rinunciare a qualcosa, deve farlo con la consapevolezza che è per il bene della cittadinanza, del territorio e del futuro delle nostre generazioni. Le ambizioni sono legittime ma in politica dovrebbero venire sempre dopo il bene comune e in questo momento, come dice la Meloni:” bisogna essere un po’ patrioti” e non dimenticare la propria Cervetranità.

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Oggi più di ieri, dobbiamo combattere questa battaglia tutti insieme, uniti perché legati da un progetto che dobbiamo impegnarci a sottoscrivere e portare avanti ad ogni costo. Non abbiamo bisogno di defezioni e di doppiogiochisti, ne di kamikaze.

Dobbiamo creare un gruppo di persone ragionevoli, adulti e giovani insieme che portino al rinnovamento ma che godano anche degli insegnamenti passati: insomma una sorta di passaggio di consegne sulla buona politica per proseguire la politica “del fare”iniziata tanti anni fa, non certo quella delle chiacchiere e degli effetti speciali!

Bisogna guardare attentamente la situazione di oggi ma con un occhio rivolto al domani.

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È il momento, che reclamano tante persone sia di centro, sia di destra sia i disillusi della sinistra : governare con responsabilità, proiettati verso il benessere dei cittadini e anche con il rispetto degli avversari.

Finalmente le prossime elezioni avremo la possibilità di vedere realizzare tutto questo, non facciamoci sfuggire l’ennesima occasione e diciamo finalmente basta al “muoia Sansone con tutti i filistei>.

Riceviamo e pubblichiamo – Guido Rossi

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