Girando per il nostro territorio abbiamo fotografato alcune delle numerose discariche, piccole e grandi,
che da anni offrono uno squallido panorama di Cerveteri, degno di una capitale non della cultura ma
della spazzatura.
La guerra contro l’invasione della mondezza è stata evidentemente persa da questa città. Agli episodi di
inciviltà si aggiunge un sistema inadeguato per la raccolta dei rifiuti, un sistema che in questi anni non è
riuscito a far fronte alle esigenze del territorio.
Rattrista, poi, che mentre alcune delle zone maltrattate suscitano perenne indignazione e magari qualche
occasionale o pre-elettorale, altre sembrano figlie di un dio minore e lì la zozzeria è per sempre.
Non hanno saputo programmare adeguatamente la raccolta e il conferimento, nonostante i soldi spese in studi, consulenze e telecamere.
Non hanno saputo prevenire, agevolare, educare, vigilare adeguatamente.
Al momento, non vediamo la luce in fondo al tunnel, ma non vogliamo neanche restare fermi ad aspettare-
Proponiamo al delegato “al contrasto all’abbandono dei rifiuti e alla lotta al degrado”, Marco Caruso,
nominato lo scorso novembre, e all’assessora “alla Sostenibilità Ambientale, Vivibilità e cura dello spazio
pubblico, educazione ambientale, politiche per la salute”, Francesca Appetiti, che, unitamente alla
predisposizione di un efficace capitolato di appalto per la prossima gara sull’igiene urbana:
Alessandro Magnani con Cerveteri Civica