Nessun credito con la Regione; ecco cosa ha stabilito il TAR

La sentenza del TAR Lazio sulla vicenda della discarica di Cupinoro rappresenta un passaggio decisivo per il Comune di Bracciano e, soprattutto, per l’amministrazione guidata dal sindaco Crocicchi.

Il Tribunale ha infatti chiarito in modo inequivocabile ruoli, responsabilità e limiti delle parti coinvolte, smentendo punto per punto la ricostruzione sostenuta in questi anni dal Comune.

Il TAR ha stabilito che la gestione post-operativa della discarica di Cupinoro – percolato, biogas, monitoraggi, presidi ambientali – è obbligo esclusivo del Comune di Bracciano.

Non esistono margini di interpretazione: si tratta di un dovere previsto dalla normativa vigente, non delegabile né trasferibile alla Regione.

Il Tribunale ha inoltre annullato le ordinanze sindacali con cui il Comune aveva tentato di imporre alla Regione Lazio la prosecuzione delle attività di gestione.

Tali atti sono stati giudicati illegittimi, poiché privi di fondamento normativo: non spettava alla Regione intervenire, né era possibile obbligarla tramite ordinanza contingibile e urgente.

La sentenza conferma anche che la Regione Lazio ha agito in modo corretto, portando a termine:

  • il capping della discarica
  • la messa in sicurezza del sito
  • tutte le attività previste dai poteri sostitutivi

Tali interventi – sottolinea il TAR – erano temporanei e attivati su richiesta dello stesso Comune, che oggi tenta invece di attribuire alla Regione responsabilità non sue.

Il quadro che emerge è chiaro: l’amministrazione Crocicchi, non solo secondo gli avversari politici ma ora anche secondo il TAR, ha portato il Comune in un contenzioso inutile, rischioso e basato su presupposti errati.

Per anni il sindaco Crocicchi ha sostenuto pubblicamente l’esistenza di un presunto credito di 10,3 milioni di euro che la Regione Lazio avrebbe dovuto riconoscere al Comune per Cupinoro.

Una tesi più volte ribadita in Consiglio comunale, nelle conferenze stampa e nei comunicati ufficiali. Insomma… la somma di 10,3 milioni non è – e non è mai stata – un credito del Comune di Bracciano.

Una smentita clamorosa che apre ora un interrogativo politico e amministrativo inevitabile: su quali basi sono state costruite finora le rassicurazioni sulla situazione finanziaria del Comune?

La sentenza segna un punto di svolta nella vicenda Cupinoro e certifica una serie di errori da parte dell’amministrazione comunale.

Dopo mesi di annunci, dichiarazioni e ricostruzioni prive di fondamento, il giudizio del TAR mette un punto definitivo.

Una bocciatura severa che ora impone nuove scelte, nuove strategie e soprattutto una trasparenza totale sui conti e sulle prospettive future del Comune di Bracciano.

TalkCity.it Bracciano

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