Oumar Ndiaye, addetto alle pulizie all’aeroporto di Roma Fiumicino: “Voglio guadagnare lavorando”
Integrità morale, senso del dovere e una correttezza fuori dal comune.
Sono queste le qualità che meglio descrivono Oumar Ndiaye, addetto alle pulizie all’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Roma Fiumicino, protagonista di un gesto che ha colpito colleghi, forze dell’ordine e direzione aeroportuale.
Durante un normale turno di lavoro, l’uomo ha trovato un sacchetto abbandonato dietro una porta dello scalo C. Al suo interno, quasi 10mila euro in contanti, in banconote da 100.

“In tutta la mia vita non avevo mai visto così tanti soldi messi insieme”, ha raccontato Oumar. “Mi è preso un colpo!
Per evitare che qualcuno si accorgesse di quel sacco, l’ho coperto con un telo e sono andato subito dalla Polizia”.
L’addetto si è messo in fila come un qualsiasi passeggero e, quando ha consegnato il denaro agli agenti, questi “non credevano ai loro occhi”.

Per molti, una somma del genere avrebbe potuto rappresentare una tentazione irresistibile.
Per Oumar, invece, si è trattato semplicemente di una situazione insolita da gestire nel modo più corretto. “È questo che mi hanno insegnato i miei genitori”, ha spiegato.
“Fin da quando avevo dieci anni e, essendo l’unico maschio tra tante sorelle, cercavo lavoretti per aiutare la mia famiglia”.

Le autorità aeroportuali e la Polizia gli hanno rivolto i complimenti per l’esemplare senso civico. Dopo aver consegnato il denaro, Oumar è tornato al suo lavoro senza clamori, con la stessa discrezione con cui aveva agito.
Originario del Senegal, 45 anni, Oumar è arrivato in Italia vent’anni fa.
Oggi vive a Fiumicino con la moglie e i due figli, e lavora per La Lucente Spa, azienda barese con cui ha firmato un contratto a tempo indeterminato nel 2023.

Un impiego che considera motivo di dignità e stabilità. Il suo tempo libero lo dedica allo sport e alla famiglia, valori che mette al primo posto.
Ripensando a quella mattina di dicembre, tiene a sottolineare un concetto semplice ma potente: “Non avrei mai potuto prendere quei soldi. Sono felice con quello che guadagno lavorando.
Il mio sogno da bambino era venire a vivere in Italia, e già per questo la vita mi ha sorriso”.
Un gesto che ricorda come l’onestà, anche nei momenti più inaspettati, resta una scelta possibile. E che, grazie a persone come Oumar, continua a fare la differenza.
TalkCity.it Redazione

