Un pubblico numeroso, attento ed a tratti emozionato ha seguito la presentazione del libro di Giandomenico Curi “Il me paìs al è colòur smarit” nella Biblioteca di Santa Marinella.

A Santa Marinella la presentazione del libro di Giandomenico Curi

Dopo i saluti del Sindaco Pietro Tidei e una introduzione a cura della Consigliera delegata Maura Chegia l’autore del volume ha condotto il pubblico nel racconto del rapporto artistico tra Giovanna Marini e Pier
Paolo Pasolini.

La appassionante narrazione, accompagnata da una serie di preziosi documenti audiovisivi, prende avvio nel 1958 quando fu proprio Pasolini a mettere la musicista sulle tracce della musica popolare.

Da lì si snoda la vicenda che porta Giovanna Marini alla ricerca della musica tradizionale e in particolar modo salentina, instaurando rapporti e collaborazioni con le più importanti voci della cultura popolare, tra cui Niceta Petrachi detta “la Simpatichina”, con un repertorio sia in dialetto salentino che in grico.

E poi la composizione de “ I Treni per Reggio Calabria” una ballata che Pasolini amava molto e i progetti per una collaborazione artistica tragicamente interrotti dalla morte dello scrittore assassinato brutalmente il 2 novembre del 75.

“Potevo solo piangerlo, ed è così che è nato il Lamento per la morte di Pasolini” racconta Giovanna
Marini “ma inesorabilmente la sua voce ha invaso sempre di più la mia musica”.

L’autore Giandomenico Curi, autore radiofonico e televisivo, saggista e regista cinematografico, è autore
anche di un documentario sulla figura della grande musicista e ricercatrice “A Sud Della Musica – La Voce Libera di Giovanna Marini”.

Così, visto l’interesse suscitato dal libro, la Consigliera Maura Chegia, nel congedarsi dal pubblico, dopo avere ringraziato la Direttrice dalla Biblioteca dottoressa Perini e i giovani del Servizio Civile per la collaborazione, ha proposto un secondo incontro per tornare sul tema proprio attraverso le immagini e la musica raccolte da Curi nel suo film.

Riceviamo e pubblichiamo

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