Inizia ora la seconda fase: le opere che sono state esposte al Museo delle Civiltà, all’Eur, viaggeranno
verso altre città e saranno esposte al pubblico nelle varie regioni italiane e in altre nazioni d’Europa e del
mondo.
La prima tappa di Viaggiarte, la mostra itinerante delle opere della Biennale, si è svolta ancora a Roma,
con l’esposizione, dal 22 al 29 novembre, presso il Palazzo del Ministero dell’Istruzione e del Merito, in
occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: 17 le opere in mostra, provenienti
da vari licei italiani e – tra queste “Tutte le volte che non mi hai fatto dire io” (opera vincitrice della V
Biennale dei Licei Artistici) realizzata dal Liceo “Marco Polo” di Venezia.
Le opere resteranno comunque esposte anche nelle prossime settimane e saranno visionabili nel periodo
natalizio.
Con “Viaggiarte”, le opere degli studenti d’arte faranno tappa in altre città italiane ed estere: tra l’altro,
Napoli, Palermo, Lussemburgo e Volterra.
Altre tappe saranno definite nei prossimi mesi.
A conclusione le opere ritorneranno nelle scuole di origine e alcune, tra queste, potrebbero trovare posto in importanti sedi istituzionali.
La Biennale ha raccolto il meglio della produzione artistica degli studenti italiani: tra loro ci saranno i futuri artisti, coloro che si preparano ad un futuro importante nel mondo dell’arte.
La Biennale – scrivono gli organizzatori – “è un incubatore di creatività e di innovazione, uno spazio autentico di interazione e partecipazione, dove l’arte rappresenta il mezzo per vivere e diffondere la cultura, con la forza della bellezza, della conoscenza e della creatività”.
L’edizione 2024 aveva come titolo “Il sogno è l’infinita ombra del vero” (tratto da un verso di Giovanni Pascoli).
“Il viaggio nell’arte, nelle sue varie sfaccettature, è sempre stato un tema molto sentito dagli artisti di ogni tempo – spiega Mariagrazia Dardanelli, presidente dell’associazione Abiliart, che ha realizzato la Biennale – Il nostro obiettivo è creare un racconto avvincente e ricco di creatività, capace di attirare, ancora una volta, un pubblico vasto ed eterogeneo e spingerlo a conoscere qualcosa in più sul mondo dell’istruzione artistica.
Stiamo lavorando per programmare un viaggio lungo un anno e speriamo di incontrarvi lungo il percorso”.
Riceviamo e pubblichiamo.
Viaggiarte