<<Giorni fa, ho appreso dai social, come tutti, che questa festa non si sarebbe fatta.
Non ho commentato subito perché mi sembrava giusto che fosse la voce dei cittadini a parlare all’amministrazione.
Leggendo qua e là e sentendo le voci di paese, si è chiaramente percepita, non solo la delusione degli organizzatori – che si sono sentiti abbandonati e privi di qualsiasi sostegno – ma soprattutto quella dei cittadini, che hanno ricordato che la Radica è la festa che considerano della tradizione.
Quello che è accaduto ha lasciato un senso di amarezza, condiviso da tanti. Dal mio punto di vista, non è solo una festa saltata, ma un’occasione mancata.
L’ennesima dimostrazione dell’incapacità di questa amministrazione di valorizzare ciò che nasce dal territorio.
Gli organizzatori hanno ridato vita a qualcosa che nel tempo era stato abbandonato o dimenticato:
E lo hanno fatto bene.
Tra i volontari e promotori, c’è anche chi è stato a lungo consigliere comunale, collega della Sindaca negli stessi banchi dell’aula consiliare.
Politicamente lontano da me, certo. Ma non gli si può negare il merito di aver lavorato per ricostruire e migliorare questo progetto.
Evidentemente, neppure questo è bastato per salvare la festa dall’uragano che porta il nome di questi amministratori.
Un’amministrazione incapace di valorizzare ciò che nasce perfino in casa propria, persa nei propri limiti, guidata da un’inerzia preoccupante. Il vero danno non è semplicemente“La Radica” saltata.
Il vero danno è un’amministrazione che non sa riconoscere il valore delle cose buone, che lascia cadere nel vuoto l’impegno dei suoi cittadini, che non ascolta, che non partecipa, che non costruisce.
Mi dispiace per questa festa che non c’è stata.
Ma mi dispiace ancora di più per una comunità che meriterebbe molto di più, e che invece si ritrova spettatrice dell’assenza più totale.
Tolfa merita cura. Merita attenzione. Merita scelte. Tolfa merita amministratori all’altezza della sua storia.>>
Sharon Carminelli. PD Tolfa
Riceviamo e pubblichiamo