La Mostra ha il patrocinio del Comune e dell’Assessorato alla Cultura che, insieme a Teatro ricerche e
all’associazione il Barsolo, hanno voluto fortemente portare a conoscenza dei loro cittadini e del notevole
turismo che in questi mesi transita per il paese, una parte della storia della nostra tradizione teatrale
italiana (elemento fondante del teatro moderno europeo).
Infatti pochi sanno di questo straordinario modo di fare teatro, nato in Italia per convenzione nel 1545,
che i nostri comici dell’arte hanno esportato in tutto il mondo dando vita a un vero e proprio fenomeno
teatrale basato sul Canovaccio e sull’improvvisazione.
La nostra tradizione della Commedia dell’Arte ha origini lontane e appartiene a quella dimensione dei riti
propiziatori che un tempo si manifestavano a ogni cambio di stagione oppure alla fine di ogni anno.
I riti propiziatori servivano a eliminare (simbolicamente) il male della comunità di un paese accumulato
durante l’arco di un anno, così da augurare per l’anno nuovo prosperità delle messi e nuove prospettive.
Questi riti prendevano forma all’interno della festa Carnevalesca dove, attraverso il corteo delle maschere
(Arlecchino, Pulcinella, Brighella, Pantalone, Balanzone e altre maschere), il Carnevale (personaggio
sottoforma di pupazzo di paglia con sembianze animali) veniva trasportato su un carro per tutta la città,
subiva un processo in una piazza pubblica (ammissione dei propri peccati o malefatte), per poi essere
bruciato sotto gli sguardi attenti di tutti i cittadini.
Ogni anno, per esempio, il SAT: associazione promotrice e organizzatrice della Giornata Mondiale della
Commedia dell’Arte (il 25 Febbraio) si adopera per coordinare tutti quegli eventi (nazionali e
internazionali) che ogni anno vengono organizzati in cinque continenti del mondo con spettacoli,
conferenze, lezioni e seminari rivolti a vecchie e nuove generazioni, senza dimenticare le scuole di ogni
ordine e grado dove la trasmissione della nostra tradizione italiana aiuta gli studenti a recuperare le
proprie identità.
Sarà possibile visitare la mostra fino al 30 luglio con il seguente orario:
Sabato e domenica dalle 10:00 alle 20:30, dal lunedì al venerdì dalle h 17:00 alle 20:30
Riceviamo e pubblichiamo