L’esposizione dei tre vasi canopi in bucchero del maestro Attilio Quintili nella sala dei capolavori del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia è stata prorogata fino al 31 agosto.
Le tre opere d’arte sono state presentate a Tarquinia nell’ambito della mostra “Nero argenteo.
La scelta di far dialogare antico e contemporaneo si è rivelata molto positiva. “A Tarquinia, giustamente, l’arte antica ha un peso predominante – conclude la presidente della STAS Alessandra Sileoni.
“E ritengo che il ruolo della Società Tarquiniense d’Arte e Storia sia anche quello di sottolineare il legame tra passato e presente, poiché le produzioni ceramiche odierne si alimentano su tecniche antiche, come dimostrano le opere in impasto grezzo e bucchero di Quintili.
In particolare nei vasi canopi esposti al Museo Archeologico Nazionale, la forma viene denaturata con l’esplosione della testa caricandola di significato simbolico: è la liberazione dell’uomo”.