La domanda, retorica, è sempre la stessa… si può piangere per la morte di un uomo che ha vissuto, fortuna sua, quasi un secolo di vita?
Beh, chi ha avuto la fortuna di conoscere Enzo Garinei, oggi, sicuramente ha gli occhi lucidi.
Enzo Garinei, all’anagrafe Vincenzo Garinei (Roma, 4 maggio 1926 – Roma, 25 agosto 2022), è stato un attore e doppiatore italiano.
Fratello del noto commediografo e regista teatrale Pietro Garinei e padre di Andrea Garinei (1966-2016) – attore anch’egli, morto prematuramente – Enzo Garinei è stato un prolifico attore teatrale, televisivo e cinematografico, nonché uno dei principali caratteristi del panorama italiano. Esordisce al cinema nel 1949, in Totò le Mokò, e nel corso di quattro decenni partecipa, in ruoli secondari, a numerose commedie musicali e film, rallentando le proprie apparizioni solo a partire dagli anni novanta.
Nel teatro leggero ha partecipato a numerosi spettacoli di Garinei e Giovannini.
Nel 1997-1998 ha recitato, a fianco di Delia Scala e Gerry Scotti nella serie televisiva Io e la mamma. Nel 2008 e 2009 è stato fra i protagonisti di Facciamo l’amore, a fianco di Gianluca Guidi e Lorenza Mario e di Aggiungi un posto a tavola, sempre a fianco di Gianluca Guidi e con Marisa Laurito. Nella stagione teatrale 2017-2018 ed ancora nella stagione 2019-2020 è ritornato in tournée con la nuova edizione di Aggiungi un posto a tavola, interpretando dal vivo “la voce di Dio”, ottenendo un tributo d’affetto da parte del pubblico.
Fino al 2008 è stato anche, saltuariamente, doppiatore: il personaggio più noto da lui doppiato è probabilmente quello di George Jefferson (interpretato da Sherman Hemsley) della sitcom I Jefferson (1975-1985). Doppiò anche Stan Laurel in alcune comiche e film. Nel luglio 2009 ha vinto il riconoscimento speciale Leggio d’oro “Alberto Sordi”.