Il gruppo consiliare rappresentato da Clelia Di Liello: “A Santa Marinella il regolamento del verde è carta straccia”

Ancora capitozzature nella città. A Santa Severa, i platani e i pioppi di Via Piave, Via Veneto e Via dei Fenici sono stati selvaggiamente potati come se non esistesse un regolamento del verde che ne regolasse le modalità.
La potatura è un intervento che riveste carattere di straordinarietà e, in particolare, serve ad eliminare i rami secchi, lesionati o ammalati per motivi di difesa fitosanitaria, per problemi di pubblica incolumità, per rimuovere elementi di ostacolo alla circolazione stradale.
E’ questo che recita l’articolo 8 del regolamento del verde dicendo espressamente che “gli interventi di capitozzatura, vale a dire i tagli che interrompono la crescita apicale, del fusto sono VIETATI”.

A questo si affianca il D.M. Ambiente del 2020 sulla gestione del verde pubblico che aggiunge che la potatura drastica indebolisce gli alberi con l’effetto di creare nel tempo situazioni di instabilità che possono provocare maggiori costi di gestione.
Una città che, come la nostra, ha nel verde il suo punto di forza dovrebbe considerare gli alberi come i migliori alleati nella lotta contro il degrado estetico oltre che ambientale perché gli alberi sono in grado di assorbire CO2 e combattere l’ inquinamento atmosferico, oltre che psicologico perché donano benessere generale.
Chiediamo maggiore sensibilità nei confronti di questo fenomeno che si ripete negli anni senza che ci sia nessun segno di ravvedimento.

Da poco abbiamo assistito al taglio dei platani nella stazione di Santa Marinella e all’abbattimento dei pini
di via Meleagro. Chiediamo che laddove gli alberi sono stati tagliati per “giusta causa” siano prontamente
sostituiti e che si renda noto il piano di ripiantumazione (quando e dove?).
Chiediamo inoltre un maggior controllo nei confronti di chi opera le potature che deve essere personale
competente e appositamente formato, meglio se guidato da un agronomo esperto.
E che inoltre lavori in sicurezza con imbrago e caschi come invece non sembra sia avvenuto nelle nostre strade. La Consigliera Clelia Di Liello ha già presentato un’interrogazione.
Il Paese che Vorrei
Riceviamo e pubblichiamo

