A dirlo è il Comitato di Salvaguardia che ha presentato un nuovo esposto in Procura dove si conferma l’obbligo che il Convento deve rimanere casa per religiosi

<<Alcuni giorni fa, ad integrazione di quello del maggio 2021 , è stato presentato dal Comitato di

Salvaguardia un nuovo esposto, nel quale si evidenzia come ad oggi siano sopravvenute delle evidenze

documentali che alla data del primo esposto non erano emerse.

Tra gli atti presentati dai proprietari nel procedimento avviato presso il Comune di Santa Marinella per

ottenere il titolo autorizzativo a costruire, infatti non  appariva un importante documento.

Dopo una ricerca alla conservatoria di Civitavecchia si è appreso l’esistenza di un atto d’obbligo firmato 

dalla Curia Generalizia dell’Ordine per l’approvazione della concessione richiesta dai frati, su una parte del loro terreno, avvenuta nel 1972 con il piano Piano Regolatore Generale, approvato da parte del

consiglio comunale di Santa Marinella nel 1971. 

L’atto d’obbligo – allegato – vincola la Curia Generalizia dei Frati Francescani “a mantenere

permanentemente ed irrevocabilmente la destinazione d’uso a casa per religiosi, come previsto dal

progetto approvato“.

Ciò significa che tutta l’area, compreso il parco e la Chiesa, non può svolgere altra funzione che quella per

la quale è stata donata e istituita.

Nonostante queste premesse, i Frati minori conventuali nel gennaio 2021 riescono ad ottenere la piena

proprietà di terreni riconducibili ad usucapione da parte del Tribunale di Civitavecchia ed in seguito

hanno avviato, contestualmente con l’acquirente, le pratiche di un progetto edilizio che prevedeva la

costruzione e la vendita di ville ed appartamenti sul libero mercato.

Pratiche che ad oggi sono arrivate al vaglio della Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio. 

Alla luce dei fatti, sembra che questo documento sia stato tenuto nascosto e che inopinatamente sia

sfuggito alle verifiche e ai controlli.

Segnaliamo questa nuova evidenza documentale, nella ferma convinzione che l’osservanza degli impegni

assunti dalla Curia Generalizia, siano conformi agli obblighi liberamente assunti dalla stessa, evitando

cambi di destinazione d’uso che determinerebbero un’urbanizzazione incontrollata e la perdita della

originaria funzione stabilita.

Cioè quella di un’oasi spirituale, religiosa, ambientale e socio-culturale.>>

Il Comitato di Salvaguardia Territorio e Paesaggio, Santa Marinella – Santa Severa
Il Presidente Daniele Crespi a nome del Consiglio Direttivo

Riceviamo e pubblichiamo

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