La minoranza del Partito Democratico scrive un comunicato al veleno contro la decisione di nominare vice-sindaco Gino Vinaccia: “Una grande ammucchiata”

<<Il Sindaco di S. Marinella confeziona un altro tassello del suo audace quanto incomprensibile progetto.
Questa volta assistiamo alla nomina di Gino Vinaccia – un suo ex acerrimo nemico – alla carica di Vice Sindaco. Ancora una prova evidente di uno spostamento a destra dell’Amministrazione di S. Marinella.

Ma non serve particolare acume politico per comprendere l’operazione dato che è lo stesso sindaco a dichiarare che si tratta di una sua iniziativa personale, leggasi “faccio come credo”, nella direzione di un campo largo dei moderati, leggasi “una grande ammucchiata”.

Superstite comunista, podestà, rais che non conosce limiti istituzionali, sono solo alcuni dei termini che pochi anni fa lo stesso Vinaccia affidava ai giornali per definire il nostro sindaco sottolineando a mezzo stampa come nel suo comportamento rilevava “solo propaganda, mediocre, grossolana propaganda, quella sì degna non di un passato remoto, ma dell’epoca antidiluviana precedente la caduta del muro di
Berlino”.

Per chi ha poca memoria quella lettera e il piccato scambio di accuse tra i due è reperibile sui giornali web locali.

Ma pare proprio che questa politica non debba avere memoria, soprattutto se il proprio fine è la conferma delle proprie posizioni di potere e niente altro.

Questo accade nel totale silenzio e acquiescenza di tutta di quello che resta della maggioranza, verosimilmente anche con l’avvallo di Forza Italia e Lega che, peraltro, hanno realizzato di più del proprio programma in questi quattro anni che nei due interi mandati precedenti.

Un altro strappo al volere dei cittadini che, a suo tempo, hanno creduto alla favola che l’Amministrazione che si andava a costituire, nel 2018, fosse di Centrosinistra.

In tutta questa vicenda, come pure recentemente sulle strisce blu, emerge con chiarezza l’assenza totale del “nostro” Partito Democratico, oramai schiacciato tra una funzione amministrativa e politica inconciliabili.

Il Partito Democratico di S. Marinella/S. Severa avrebbe dovuto essere trainante nell’azione politica di questa Amministrazione; oggi il primo degli eletti del PD viene sostituito da chi affidava ai giornali gli strali di cui sopra e il partito non riesce a formulare neanche una timida rimostranza.

Un PD che avvalla sistematicamente le scelte di una persona sola al comando non si può chiamare Democratico, un Partito costretto a non riunire il proprio Direttivo per non far esplodere le proprie contraddizioni è la naturale conseguenza della forzatura consumata all’ultimo congresso locale.

La minoranza del PD di S. Marinella/S. Severa si dissocia completamente da questo progetto che, oltre a non aver alcuno sbocco politico, mortifica l’impegno che alcuni propri rappresentanti hanno prodigato in questi anni. Vale anche per loro: se decidono di tacere a colpi di mano del genere non solo condannano il proprio partito ma anche loro stessi.>>

La minoranza del PD di S. Marinella/S. Severa

Riceviamo e pubblichiamo

Un pensiero su “Santa Marinella, “l’altro PD” contro Pietro Tidei”
  1. Bisogna rendersi conto che il PD che io definisco partito “democristiano” è da almeno 25 – 30 anni un partito di destra sia a livello locale che nazionale, quindi è inutile cari amici della minoranza che recriminiate adesso.Questo partito quando si chiamava PDS e poi DS l’ho perfino votato ed anche una sola volta il PD ed ormai ho capito in tempo cosa esso sia diventato, pertanto sto alla finestra ed osservo gli eventi auspicando che, voi minoranza, o facciate un altro partito di sinistra, ma vera sinistra oppure riusciate a far cambiare le idee a chi lo “gestisce” con un altro vertice e se ci riuscirete informatemi.Buonanotte.

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