Nel Municipio X di Roma la battaglia per la tutela del verde non accenna a placarsi.
Al centro dello scontro ci sono 103 alberi – tra sughere e bagolari – che circondano la stazione Metro Mare Acilia Sud Dragona e che rischiano di essere abbattuti per far posto a un nuovo parcheggio di scambio, il secondo previsto nell’area.
Associazioni ambientaliste come Fare Verde, insieme a comitati di quartiere e organizzazioni come CURAA – La Voce degli Alberi, denunciano da mesi un progetto che considerano «privo di visione, non sostenibile e contrario alle logiche di tutela ambientale».
La piccola area verde, sostengono, rappresenta un prezioso boschetto urbano utilizzato quotidianamente dai residenti come luogo di incontro e di ombra in un quartiere già segnato da anni di interventi invasivi sul patrimonio arboreo.
I confronti avuti finora tra cittadini, associazioni e istituzioni comunali non hanno portato a risultati soddisfacenti.
Anche alcuni rappresentanti politici del territorio, presenti agli incontri, hanno espresso frustrazione per la rigidità mostrata dagli uffici e dall’amministrazione capitolina.
Secondo il comunicato delle associazioni, il progetto minaccerebbe più della metà degli alberi presenti, tutti giudicati in buone condizioni fitosanitarie.
Un intervento che, agli occhi delle comunità locali, appare in totale contraddizione con i frequenti richiami alla “sostenibilità” fatti dal Campidoglio.
Oggi alle 17 è prevista un’assemblea pubblica ad Acilia alla presenza del Sindaco, e i comitati promettono una mobilitazione compatta.
L’assessora ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini avrebbe proposto, come compromesso, l’espianto di 25 sughere per ripiantarle altrove.
Una pratica che però, secondo gli ambientalisti, è quasi impraticabile: complessa, costosa e con altissime probabilità di insuccesso.
L’agronomo Daniele Zanzi, commentando proprio questo caso, ha ricordato che l’espianto di alberi adulti comporta “la morte del 90% delle piante”, rendendo la proposta una promessa «irrealistica e potenzialmente fuorviante».
Le associazioni sottolineano di aver avanzato più opzioni progettuali compatibili con le normative europee sulla conservazione del patrimonio naturale, senza ricevere apertura da parte degli uffici.
“Il parcheggio può essere fatto altrove”, ribadiscono, aggiungendo che «la tendenza alla deforestazione nei comuni italiani getta un’ombra sospetta su un certo tipo di business».
Intanto, nel Municipio X, la percezione dei cittadini è quella di un territorio sotto assedio: dalle pinete storiche ai viali urbani, passando per parchi pubblici e aree private, si moltiplicano gli interventi di taglio – spesso contestati – che alimentano diffidenza e allarme.
Per CURAA – La Voce degli Alberi e le altre realtà coinvolte, difendere il boschetto della stazione di Acilia Sud Dragona è diventato un simbolo di una battaglia più ampia: quella per un verde urbano non solo dichiarato ma realmente protetto.
Le associazioni promettono di continuare a vigilare e di opporsi a ogni progetto che, sotto l’etichetta di “riqualificazione”, comporti ulteriori perdite del già fragile patrimonio arboreo del municipio.
Jacopa Stinchelli. La Voce degli Alberi