Il portiere della Roma degli ani 70 è morto ieri all’età di 82 anni
Era il tempo dei portieri obbligatoriamente in maglia nera, quella generazione che negli anni ’70 era rappresentata in primis da Albertosi, Zoff e Vieri. ma c’era anche lui, Alberto Ginulfi, numero 1 della Roma.
Una Roma che non conosceva ancora i grandi successi, che sarebbe arrivati dieci anni dopo, ma che nel suo piccolo portava a casa due volte la Coppa Italia e una volta il Torneo Anglo-Italiano.
In porta c’era lui, soprannominato “Cuore matto” per una piccola imperfezione cardiaca che non gli impedì, comunque, di collezionare ben 157 gare in giallorosso e, a fine carriera, oltre sessanta presenze con Verona, Fiorentina e Cremonese.
Da molti, anche oggi nel commemorarlo, è però ricordato per un’amichevole contro il Santos di Pelè giocata allo stadio olimpico nel Marzo del 1972, quando Alberto parò un rigore a “O’Rey”.
Oggi i funerali a Castelgandolfo. Un saluto sincero dai tifosi della Roma, quelli veri.
C. O.