Regione lazio, Expo Dubai: le Isole Pontine protagoniste al Padiglione Italia

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Il forum ha fatto il punto della situazione sulla Blue Economy e sulle potenzialità di crescita economica, sociale ed economica del settore nel Lazio.

Leodori: “la Regione punta sul Mare come grande vettore di innovazione e di sviluppo economico-territoriale”

Un patrimonio ambientale, culturale e sociale. Da tutelare, promuovere, rafforzare, sostenere nella sua crescita e nella sua capacità di rappresentare il territorio regionale e un brand nazionale.

L’ Anfiteatro Padiglione Italia dell’Expo di Dubai ha ospitato il focus “Blue Economy, dalla sussistenza ai poli di innovazione” incentrato sulle isole della provincia di Latina.

All’incontro hanno partecipato:
  • Daniele Leodori (Vicepresidente della Regione Lazio)
  • Quirino Briganti (coordinatore EXPO2020 Dubai Regione Lazio)
  • Paolo Glisenti (Commissario Generale dell’Italia a EXPO 2020 Dubai)
  • Gerardo Stefanelli (Presidente della Provincia di Latina)
  •  Giovanni Caprino (Presidente Cluster Tecnologico Nazionale Blue Italian Growth)
  • Gianni Gargano (Vice Presidente Assonautica)
  • Maria Vittoria Struglia  (Laboratorio Modellistica Climatica e Impatti Enea)
  • Alessandro Iafrati (Direttore Istituto Ingegneria del Mare del CNR)
  •  Elvira Buonocore (RicercatriceCONISMA)
  • Chiara Petrioli (CTO e Founder WSense)
  • Raffaele Rognoni (Owner Portofino Marine Service).
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Per Blue Economy si intendono tutte le attività che utilizzano il mare, le coste e i fondali come risorse per attività industriali e lo sviluppo di servizi, quali ad esempio il trasporto marittimo, porti e settore cantieristico, energie rinnovabili marine, l’acquacoltura, la pesca, le biotecnologie marine, il turismo costiero e di crociera.

Un’economia che nel 2018 (secondo dati più recenti EU Blue Economy Report 2020), ha impiegato a livello europeo circa 5 milioni di persone, generando un fatturato pari a 750 miliardi di euro e oltre 218 miliardi di euro di valore aggiunto.

L’Italia ha contribuito per oltre il 10%, con 525.200 addetti e un valore aggiunto di 23,4 miliardi, rappresentando uno tra i paesi ai primi posti nella classifica europea per fatturato con riferimento sia alla Blue Economy nel complesso sia, in particolare, al settore del trasporto marittimo.

In questo contesto, secondo i dati contenuti nell’VIII Rapporto sull’Economia del mare realizzato da Si.Camera-Unioncamere per la Camera di commercio di Latina, nel 2018 il Lazio era la terza regione per incidenza percentuale di imprese dell’economia del mare sul totale delle imprese, con una percentuale del 5.5% corrispondente a 36.114 imprese.

“Il tema della Blue Economy” ha aggiunto Leodori, “è una delle priorità per la nostra Regione e per ciò che riguarda la programmazione dei fondi strutturali 2021/2027. Interventi mirati nell’ottica della formazione nei settori di incidenza, in particolare per ciò che riguarda le attività turistico ricettive, il trasporto, la pesca, la tecnologia.

Ma saranno di fondamentale importanza le misure di coordinamento tra istituzioni (pubbliche e private) e operatori economici presenti sul territorio al fine di individuare le soluzioni migliori per lo sviluppo economico e sociale del territorio.

Dobbiamo aumentare la competitività delle nostre strutture sul mare. La legge che abbiamo approvato lo scorso 10 febbraio introduce misure di programmazione per individuare le risorse da destinare a interventi nell’ambito della blue economy.

Il quarto caposaldo della legge indica gli elementi per la promozione e il supporto alla ricerca e all’innovazione per sostenere da un lato l’imprenditoria giovanile e dall’altro lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi. Prima non c’era una legge specifica.

Il fatto che la Regione Lazio ne abbia approvata una dà l’idea di come abbiamo voluto porre lo specifico settore al centro dell’interesse del legislatore e all’attenzione di tutto il mondo economico produttivo regionale. Sarà fondamentale ridurre le distanze territoriali.

A cominciare dai collegamenti che dovranno essere sempre più rapidi dall’entroterra verso la costa e verso le isole.

Questo aumenterà certamente la capacità attrattiva a livello turistico. Ed il turismo resta un volano strategico nello sviluppo della nostra regione”.

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