“Accolgo con allarme la notizia che anche gli oltre 200 navigator distribuiti nei Centri per l’impiego del Lazio potrebbero non ottenere la proroga del contratto al 31 dicembre.
Se confermata l’errata stretta sul reddito di cittadinanza voluta dal Governo, la professionalità di una platea di 2.500 lavoratrici e lavoratori sarebbe infatti cancellata e sostituita da agenzie del lavoro private.
Condivido con Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio la preoccupazione per lo sperpero di risorse che un simile provvedimento produrrebbe, buttando via gli anni di formazione di questi professionisti, oltre che per la rinuncia del pubblico al ruolo cruciale di cerniera nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro.